6 maggio 2024
Aggiornato 08:00
Politica. Italia-Usa

Il neo-ambasciatore David Thorne è arrivato a Roma

Da giovane visse a lungo a Roma: «L'Italia è la mia seconda patria»

ROMA - «Coltivare forme di collaborazione dinamiche e bilaterali, per stabilire 'un rapporto vivo'» fra Italia e Stati Uniti. E' con questo intento che il 37esimo ambasciatore americano a Roma, David Thorne, scelto da Barack Obama per la successione a Ronald Spogli, inizia oggi la sua avventura italiana. Newyorkese, classe '44, erede di una famiglia di antichissime tradizioni (è pronipote di Henry Stimson, che fu ministro della Guerra di Franklin D. Roosevelt), Thorne è un esperto di finanza e da giovane ha vissuto a lungo a Roma, dove il padre era diplomatico.

Dopo il giuramento a Boston lo scorso 17 agosto, l'ambasciatore designato è arrivato stamattina presto all'aeroporto di Fiumicino, accompagnato dalla sorridente moglie Rose (in tailleur-pantalone di shantung blu), ed entrerà ufficialmente in carica alla fine della settimana prossima con la presentazione delle credenziali al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

«Tra l'Italia e gli Stati Uniti c'è un'amicizia di lunga data, e la nostra è un'alleanza forte» ha detto Thorne in un breve discorso di saluto, davanti alle telecamere, «ma ho intenzione di impegnarmi a trovare nuovi modi per poter rafforzare, sulla base di questo retaggio, il nostro legame, e coltivare forme di collaborazione dinamiche e bilaterali, per stabilire 'un rapporto vivo'». «Voglio assicurarmi personalmente che l'Italia e gli Stati Uniti continuino a lavorare insieme per fronteggiare le sfide globali che ci attendono» ha aggiunto l'ambasciatore, che come il predecessore Spogli parla correntemente italiano e lo usa negli interventi ufficiali.

Per tutta la sua vita, come ricorda la biografia ufficiale, Thorne ha avuto un legame personale speciale con il Belpaese. Con la sua famiglia nel 1953 si trasferì a Roma per seguire il padre diplomatico, incaricato da Eisenhower di amministrare il Piano Marshall in Italia. Il giovane David ha sviluppato così una profonda conoscenza e ammirazione per la cultura, la politica e la società italiana. «L'Italia è la mia seconda patria» ha confermato oggi. «Il mio amore per l'Italia è secondo soltanto a quello che nutro per il mio paese».