28 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Lo ha deciso il governo del presidente Hugo Chavez

Venezuela, chiuse 34 radio e tv: libertà di espressione a rischio

Ritirate le concessioni, minacciate altre 200 emittenti

CARACAS - La libertà di espressione è a rischio in Venezuela dopo che il governo del presidente Hugo Chavez ha ritirato le concessioni di 34 tra radio e televisioni e minacciato lo stesso provvedimento per altre 200 emittenti.

Dopo avere ricevuto istruzioni formali della Commissione nazionale delle telecomunicazioni (Conatel) le 34 stazioni radio e tv prese di mira hanno sospeso le loro trasmissioni. Centinaia di persone si sono radunate presso le sedi delle stazioni in segno di protesta. «No alla censura» , «Popolo, apri gli occhi, c'è una dittatura», si leggeva su alcuni cartelli issati dai manifestanti davanti alla sede del gruppo radiofonico Cnb, uno dei mass media sospesi, a Caracas.

CORREA - «Assistiamo alle più importanti misure di restrizioni alla libertà d'espressione mai adottate in Venezuela in un periodo di democrazia», ha dichiarato Carlos Correa, direttore dell'organizzazione non governativa a difesa della libertà di espressione Espacio Público.

Il direttore di Conatel Diosdado Cabello, ha negato ogni azione di censura giustificando il ritiro delle concessioni con ragioni tecnico-amministrative. Secondo Cabello le frequenze saranno ridistribuite a persone che da tempo attendono di potere trasmettere. Secondo Vladimir Villegas, ex direttore della televisione pubblica VTV, il governo prepara una serie di riforme che puntano a «democratizzare» un settore ancora oggi molto concentrato.