20 aprile 2024
Aggiornato 13:30
In corso «Operazione Gabbia»

Attentato Maiorca, 1.600 agenti per ricerca responsabili

La polizia sarebbe convinta che i terroristi dell'ETA si trovino ancora sull'isola

PALMANOVA - Oltre 1.600 poliziotti spagnoli sono impegnati nella «Operazione Gabbia«, la ricerca dei terroristi dell'Eta responsabili dell'attentato costato la vita giovedì scorso a due agenti della Guardia Civil di Palmanova, sul'isola di Maiorca.

Sebbene la polizia sia convinta che i terroristi si trovino ancora sull'isola, l'ordigno utilizzati nell'attentato e una seconda bomba scoperta poco dopo erano muniti di timer: se collocati la notte precedente potrebbe esserci stato tempo per gli «etarras« di fuggire. La Guardia Civil gestisce di fatto al momento gli arrivi e le partenze, tanto aree che navali, controllando tutte le liste di passeggeri; ancora in funzione i posti di blocco disseminati per tutta l'isola; secondo la stampa spagnola la polizia avrebbe identificato due dei possibili sospetti.

Il Ministero degli Interni ha intanto diffuso ieri le foto di sei «etarras» ritenuti coinvolti nell'attentato di Palmanova e in quello avvenuto mercoledì notte a Burgos, sempre contro la Guardia Civil e nel quale erano riamste feritre uan cinquanitna di persone: si tratta di Itziar Moreno Martinez, Iratxe Yanez Ortiz de Barron, Alberto Machain Beraza, Oroitz Gurrutxaga Gogorza, Joanes Larretxea Mendiola e Ivan Saez de Jauregui Ortigosa. L'unico a comparire precedentemente nella lista dei ricercati era Gurrutxaga, processato lo scorso febbraio per atti di vandalismo e appartenenza a gruppo terroristico, e da allora latitante.

Sebbene manchi ancora una rivendicazione si tratterebbe dunque del primo attacco mortale dell'Eta nell'arcipelago delle Baleari: proprio il 30 luglio del 1991 il gruppo terroristico basco compì due attentati dinamitardi a Maiorca, causando due feriti; gli attentati sono avvenuti inoltre alla vigilia del cinquantenario della fondazione dell'Eta, nata il 31 luglio del 1959.

Nei giorni scorsi le forze di sicurezza avevano parlato di tre auto-bomba che l'Eta sarebbe riuscita a far entrare dalla Francia: poco dopo l'attentato gli artificieri hanno ritrovato e disinnescato ieri un secondo ordigno collocato sotto un veicolo della Guardia Civil, una «bomba-lapa» analoga a quella che ha causato la morte dei due agenti.

La località di Palmanova è un centro turistico costiero che si trova a una decina di chilometri da Marivent, una delle residenze estive della famiglia reale spagnola che vi trascorre abitualmente le vacanze e che dovrebbe giungervi domani; l'attentato è avvenuto nel momento in cui erano in corso i sopralluoghi delle forze dell'ordine per garantire la sicurezza dei monarchi.