Zapatero: «Dietro attentati a Maiorca c'è la mano dell'Eta»
Premier condanna fermamente azione: «Prenderemo gli assassini»
MADRID - Dietro l'attentato alle isole Baleari che ha provocato la morte di due agenti della Guardia civil spagnola, c'è la mano del «gruppo terroristico dell'Eta«. Lo ha affermato il capo del governo spagnolo, José Luis Rodriguez Zapatero, nel corso di una breve dichiarazione ai giornalisti.
«Carlos Saenz de Tejada Garcia e Diego Salva Lesaun sono stati uccisi oggi dall'Eta. Voglio condannare questa nuovo attacco con molto dolore e rabbia, ma anche con molta fermezza e determinazione», ha detto Zapatero. Gli assassini delle due guardie civili, che avevano 27 e 28 anni, «non ci potranno scappare, saranno arrestati, condannatie e passeranno il resto della loro vita in prigione», ha aggiunto il premier.
L'attentato di ieri - che segue l'esplosione di un'autobomba di ieri davanti a una caserma di Burgos, nei Paesi Baschi, con un bilancio di 65 feriti - è stato compiuto alla vigilia del cinquantesimo anniversario della fondazione del gruppo indipendentista basco Eta, il 31 luglio 1959.
Se il coinvolgimento dell'organizzazione separatista fosse confermato, i due attentati rappresenterebbero una dimostrazione di forza del gruppo in un momento in cui il governo di Madrid sostiene che l'Eta si è indebolita dopo gli ultimi arresti in Spagna e Francia. Ma gli attacchi di ieri e oggi non sono stati ancora rivendicati, e in nessuno dei due casi si è avuta la telefonata d'avvertimento dell'imminente attentato, come spesso fatto nel passato dall'Eta.
Nel pomeriggio, per alcune ore, le autorità spagnole hanno chiuso l'aeroporto di Palma di Maiorca, e bloccato le partenze dei traghetti dall'isola, nel quadro di una vasta operazione di polizia, scattata subito dopo l'esplosione.
La polizia iberica ritiene che quest'ultimo attentato sia stato organizzato da una cellula dell'Eta arrivata espressamente a Maiorca, e non presente in modo stabile sulla isola più grande dell'arcipelago.
L'esplosione è avvenuta alcuni minuti prima delle 14, a Palmanova, stazione balneare situata nel sud ovest dell'isola. L'ordigno, di grande potenza, è stato piazzato sotto un veicolo della Guardia Civil, parcheggiato in una strada poco distante dalla spiaggia, piena di turisti. Secondo quanto riferisce Nacional de Espana, l'esplosione avrebbe provocato anche diversi feriti, uno dei quali, una donna, si troverebbe in condizioni gravi. Poco dopo, non lontano dal luogo dell'attentato, gli artificieri spagnoli hanno rinvenuto e disinnescato una seconda bomba.
La località di Palmanova è un centro turistico costiero che si trova a una decina di chilometri da Marivent, una delle residenze estive della famiglia reale spagnola che vi trascorre abitualmente le vacanze e che dovrebbe giungervi fra due giorni; l'attentato è avvenuto nel momento in cui erano in corso i sopralluoghi delle forze dell'ordine per garantire la sicurezza dei monarchi.
Il 30 luglio del 1991 il gruppo terroristico basco compì due attentati dinamitardi a Maiorca, causando due feriti. Con queste ultime due vittime sale a 828 il numero dei morti attribuiti all'Eta dalle autorità spagnole in 41 anni di attentati in nome dell'indipendenza dei Paesi Baschi.
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