24 aprile 2024
Aggiornato 04:30
Un pezzo di storia americana

Va all'asta l'Hotel Watergate, teatro dello scandalo Nixon

L'edificio doveva diventare un condominio di lusso

WASHINGTON - Va all'asta oggi un pezzo di storia americana. Il Watergate Hotel, teatro del famoso scandalo intercettazioni ai danni del partito democratico che portò alle dimissioni del presidente Nixon, andrà all'incanto nella mattinata di oggi.
La compagnia di aste Alex Cooper Auctioneers, annunciando l'asta, ha anticipato che varie compagnie alberghiere negli Usa e all'estero hanno espresso interesse per l'edificio.

L'hotel, che è solo una parte dell'intero complesso del Watergate, fu comprato originariamente nel 2004 dalla società Monument Reality, che però non ha finito di ripagare il prestito e che ha oggi ancora 40 milioni di dollari di debito sulle spalle.

Secondo quanto riferito dal Washington Post nelle ultime settimane la società aveva cercato di ritrattare i termini del prestito con i creditori newyorchesi di Pb Capital, ma senza successo. L'avviso di mancato pagamento ricevuto un mese fa dagli attuali proprietari è così scaduto oggi e dalla prossima settimana le leggendarie stanze del Watergate potrebbero passare di mano.

Sin dalla vendita del 2004 l'hotel è rimasto chiuso e i lavori per farne un condominio di lusso non sono mai stati completati a causa di una serie di battaglie legali e della crisi economica che ha colpito Monument e i suoi partner di Lehman Brothers, falliti a settembre. Chi si aggiudicherà l'offerta dovrà intanto versare almeno un milione di dollari di caparra.

L'irruzione di cinque uomini (incaricati dalla Casa Bianca) nel quartier generale del partito democratico ospitato nel Watergate, con l'incarico di intercettare le discussioni riservate che vi si svolgevano, fece partire negli anni '70 un'indagine giornalistica da parte del quotidiano Washington Post, in seguito alla quale vennero messe in luce una serie di illegalità commesse dall'amministrazione Nixon (che inizialmente aveva negato di essere a conoscenza della «spedizione«). Nixon fu costretto a dimettersi nel 1974.