2 maggio 2024
Aggiornato 09:00
L'ombra del terrorismo ha colpito di nuovo oggi l'Indonesia

Attentati a hotel Giacarta, almeno 9 morti e 50 feriti

Alcuni sono stranieri, Farnesina: «Non ci sono italiani fra vittime»

GIACARTA - L'ombra del terrorismo ha colpito di nuovo oggi l'Indonesia: almeno 9 persone fra cui alcuni stranieri sono state uccise stamattina e almeno 50 sono rimaste ferite da una doppia esplosione in due grandi hotel di lusso della capitale, Giacarta. Le esplosioni quasi simultanee avvenute alle 8 del mattino, ora locale, hanno investito il Ritz Carlton e il vicino JW Marriott; in questo secondo hotel, quasi sei anni fa un attentato uccise 12 persone e ne ferì altre 150.

Una esplosione ha colpito le cantine del Marriott, un'altra il ristorante del Ritz-Carlton all'ora di colazione. I due alberghi sono nel quartiere degli affari Mega Kuningan al centro della città.

La Farnesina sta verificando la presenza eventuale di italiani.

Ma al momento, ha fatto sapere ad Apcom che non risultano morti italiani mentre proseguono le verifiche sui feriti. Si ignorano ancora l'esatto numero delle vittime e le loro nazionalità; quattro almeno sono stranieri secondo quanto dichiarato dalla polizia alla Associated Press. Secondo altre fonti ci sarebbero fra i feriti un neozelandese, un australiano e un sudocoreano.

Giunta sul luogo, il ministro per la sicurezza Widodo Adi Sucipto ha detto che si trattava di «bombe ad alto potenziale esplosivo».

Le immagini televisive mostrano le finestre del Ritz Carlton completamente sventrate. Una ulteriore esplosione in altra parte della città ha fatto temere un altro attentato, ma si trattava di una batteria di auto il cui scoppio ha ucciso due persone.

Da domani sera, al Ritz Carlton avrebbe dovuto pernottare la squadra del Manchester United impegnata in una tournée.

Il presidente Susilo Bambang Yudhoyono, rieletto la settimana scorsa per un secondo mandato, è «profondamente inquieto» secondo un portavoce. Secondo le autorità è troppo presto per avere indizi sui responsabili ma il dito viene subito puntato contro gli estremisti islamici. In Indonesia, il paese musulmano più grande del mondo, l'attentato più sanguinoso du quello avvenuto nel 2002 a Bali, perpetrato dall'associazione radicale Jemaah Islamiyah. Morirono 182 persone, per lo più stranieri, in una discoteca. Tre uomini sono stati condannati e fucilati lo scorso novembre. Il governo indonesiano è stato molto elogiato da allora per il suo successo nel contrastare l'estremismo.