26 aprile 2024
Aggiornato 07:00

UE: quadro legale per le infrastrutture di ricerca europee

Si tratta di uno degli accordi raggiunti all'ultimo incontro del Consiglio «Competitività»

I ministri europei per la ricerca si sono accordati su un quadro legale per l'istituzione di infrastrutture di ricerca europee. La decisione spiana la strada alla creazione di infrastrutture di livello mondiale che dovrebbero aiutare l'Europa a prendere la guida in diversi campi della ricerca.

Si tratta di uno degli accordi raggiunti all'ultimo incontro del Consiglio «Competitività» che si è tenuto il 28 e 29 maggio a Bruxelles (Belgio).

La normativa nazionale e europea attualmente non è sufficiente per affrontare la complessità delle infrastrutture di ricerca composte da partner internazionali. Per ovviare a questo, la Commissione europea ha avanzato nel luglio del 2008 una proposta per un nuovo quadro legale per le infrastrutture di ricerca.

A dicembre le discussioni tra gli Stati membri avevano raggiunto uno stallo dovuto alla questione spinosa di come esentare le infrastrutture di ricerca dell'IVA (imposta sul valore aggiunto) e dell'accisa. Ai fini dell'IVA, la presidenza ceca ha suggerito di trattare le infrastrutture di ricerca europee come organizzazioni internazionali. Questa proposta è stata accettata a maggioranza qualificata.

Nell'ambito del nuovo quadro legale, gli Stati membri che intendono ospitare un'infrastruttura di ricerca europea dovranno dichiarare nella loro candidatura presentata alla Commissione che riconoscono la nuova infrastruttura in quanto organizzazione internazionale.

«Il quadro legale taglierà in modo significativo i costi finanziari e amministrativi e chiarirà l'ambito legale per il funzionamento delle infrastrutture di ricerca europee, e allo stesso tempo stimolerà la collaborazione scientifica,» ha dichiarato il ministro ceco per l'Istruzione, la gioventù e lo sport, Miroslava Kopicová.

«In questo modo esso abbatterà le barriere agli investimenti nella scienza e nella ricerca. Questo risultato rappresenta un successo notevole non soltanto per me ma anche per tutte le mie controparti europee.»

Il commissario europeo per la Scienza e la ricerca, Janez Potocnik, ha accolto la decisione dicendo: «La notizia dell'accordo del Consiglio è di grande importanza per la ricerca e per l'economia comunitarie. Investire oggi nella costruzione di infrastrutture di ricerca di grande scala può sicuramente contribuire alla ripresa economica dell'UE e sicuramente rafforzerà la nostra competitività quando usciremo dalla recessione. Contribuirà alla creazione di nuovi posti di lavoro e di attività economiche, nonché alla produzione di conoscenza scientifica di avanguardia, che sarà il nuovo motore per la crescita e la competitività dell'Unione europea.

I ministri hanno anche messo in evidenza il ruolo importante che le infrastrutture di ricerca possono avere nel dare slancio allo sviluppo regionale. In una dichiarazione essi invitano gli Stati membri e la Commissione a «incoraggiare lo sviluppo delle infrastrutture di ricerca e la loro distribuzione - in modo da facilitare un'attuazione equilibrata del SER (Spazio europeo della ricerca) - rispettando allo stesso tempo il principio di eccellenza scientifica e assicurando l'accesso efficace.»

Hanno anche sottolineato l'importanza di analizzare il ritorno socio-economico e i vantaggi dal punto di vista dei costi per la regione ospitante ma anche per l'Europa in generale.

Altri punti del programma riguardavano la valutazione e l'impatto dei programmi quadro europei per la ricerca (PQ) e la realizzazione del SER.

Rispetto ai primi, i ministri hanno invitato la Commissione a «confermare in modo chiaro e esplicito - nella progettazione di nuovi PQ - in che misura il lavoro è basato su risultati della valutazione, studi preventivi e valutazioni dell'impatto».

Sullo sviluppo del SER, infine, i ministri icoraggiano gli Stati membri e la Commissione di «impegnarsi ulteriormente per assicurare una maggiore complementarità e sinergia tra le politiche e gli strumenti comunitari, nonché tra le iniziative regionali, nazionali e intergovernative.»

«Oggi la presidenza ceca è riuscita a raggiungere diverse importanti priorità e realizzare il motto di uno 'Spazio europeo della ricerca senza barriere',» ha concluso il ministro Kopicová.

Per maggiori informazioni, visitare:

Presidenza ceca dell'UE:
http://www.eu2009.cz/en/

Consiglio dell'UE:
http://www.consilium.europa.eu/

Forum per la strategia europea in materia di infrastrutture di ricerca (ESFRI):
http://cordis.europa.eu/esfri/