2 agosto 2025
Aggiornato 00:00

Governo: Vagni è vivo, visto con gruppo Abu Sayyaf

Ma ministro Interni non ha precisato dove e quando è stato visto

L'operatore della Croce Rossa rapito nelle Filippine in gennaio, Eugenio Vagni, è vivo ed è stato avvistato con una banda di Abu Sayyaf guidata da un miliziano di nome Yasser Igasan, conosciuto anche come Abu Alih. «Le nostre truppe sanno dove si trova», ha detto il ministro filippino degli Interni Ronaldo Puno, citato dal sito del quotidiano filippino Inquirer, senza però precisare quando e dove Vagni e i suoi sequestratori sono stati visti.

La base del gruppo di Igasan si trova a Indanan, dove sono state dispiegate le truppe governative. Anche il governatore di Sulu, Abdusakur Tan, ha confermato che Vagni è vivo. «Abu Sayyaf non gli farà male perché lo usa per proteggersi (dall'offensiva dell'esercito)», ha detto Tan. Il governatore ha poi aggiunto che i suoi emissari sono in costante contatto con il gruppo di estremisti islamici che hanno sequestrato Vagni il 15 gennaio insieme a due colleghi della Croce rossa, lo svizzero Andreas Notter e l'infermiera filippina Mary Jean Lacaba (poi liberati rispettivamente il 18 e 2 aprile), dopo una visita a un progetto di rifornimento idrico a una prigione a Jolo. Notter, nella prima conferenza stampa dal giorno del rilascio, aveva espresso la sua preoccupazione per Vagni, che riferisce di avere visto per l'ultima volta il 16 aprile, quando sono stati separati. La Croce Rossa internazionale ha sempre detto di non aver pagato alcun riscatto per Lacaba e Notter.