Telefonata ostaggi Buccaneer, ultimatum di 72 ore
Fonti Micoperi: «Normale che sequestratori spingano per negoziato»
Due dei dieci membri italiani dell'equipaggio del Buccaneer, il rimorchiatore catturato l'11 aprile scorso nel Golfo di Aden, hanno telefonato ieri ai familiari, rivelando che i sequestratori hanno concesso un ultimatum di 72 ore a partire da oggi per l'avvio di una trattativa concreta per il rilascio. E' quanto appreso da Apcom da fonti della Micoperi, la società con sede a Ravenna proprietaria della nave.
I sequestratori, secondo quanto si è appreso, avrebbero minacciato di uccidere gli ostaggi allo scadere dell'ultimatum. «Abbiamo parlato con le famiglie degli ostaggi. Lo facciamo tutti i giorni. E' normale che chi ha rapito la nave tenti di imprimere un'accelerazione alle trattative», ha aggiunto la fonte della Micoperi.
Il Buccaneer è tenuto in rada sotto il controllo delle autorità della regione semi-autonoma somala del Puntland, che accusano l'equipaggio di trasportare rifiuti tossici con l'intenzione di sversarli in acque somale. A margine di un'audizione sulla pirateria al Copasir e durante un Question Time alla Camera, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha sottolineato nei giorni scorsi che «ci sono fotografie che mostrano che la nave è vuota».