28 marzo 2024
Aggiornato 21:00

Filippine: vicina liberazione Vagni, operatore Cicr malato

Scattato blitz per liberarlo,scontri polizia-militanti Abu Sayyaf

MANILA - Potrebbe essere vicina la liberazione di Eugenio Vagni, l'operatore della Croce Rossa rapito nel sud delle Filippine più di tre mesi fa. Il governatore della provincia di Sulu ha annunciato di aver ordinato a più di mille soldati e agenti di polizia di trarre in salvo l'ostaggio italiano, le cui condizioni di salute sono fortemente peggiorante, tanto che il 62enne non riesce più a camminare per colpa di un'ernia. Il blitz contro i militanti islamici legati ad Al Qaida è già cominciato.

La polizia si sta scontrando con 30-50 uomini armati del gruppo Abu Sayyaf nel territorio di Talipao, sull'isola di Jolo. Non ci sono notizie di vittime, mentre gli agenti danno la caccia a uomini armati che si sono nascosti nella foresta, ha spiegato il capo della polizia provinciale Julasirim Kasim.

«Abbiamo preso questa decisione per via delle condizioni di salute di Vagni», ha detto il governatore della provincia di Sulu, di cui fa parte Jolo, Abdusakur Tan, al telefono ad Ap. «Lo scopo principale è di salvarlo», ha aggiunto, ammettendo che l'operazione è rischiosa, ma che non ci sono alternative per salvare l'italiano malato. Il governatore si è detto preoccupato del peggiorato stato di salute di Vagni, che soffre di ipertensione e ernia.

Secondo l'esercito filippino le condizioni di salute dell'operatore italiano della Croce Rossa sono peggiorate: l'operatore umanitario 62enne avrebbe bisogno di essere operato a un'ernia, non riesce più a camminare, ha affermato un portavoce, il tenente colonnello Edgar Arevaldo, in un comunicato. «Secondo le nostre informazioni, sta bene, ma non riesce più a camminare a causa di un'ernia», ha indicato Arevaldo, precisando che l'ostaggio «è vivo, ma sotto stretta sorveglianza».

Vagni è l'ultimo di tre dipendenti del Cicr rapiti il 15 gennaio sull'isola di Jolo, nel sud delle Filippine, ancora in mano ai ribelli islamici. Il 18 aprile è stato tratto in salvo l'altro operatore della Croce Rossa internazionale, lo svizzero Andreas Notter, 38 anni. Il terzo ostaggio, la filippina Mary Jean Lacaba è stata liberata il 2 aprile.