2 agosto 2025
Aggiornato 00:00

Filippine, ostaggio svizzero «molto preoccupato» per Vagni

Andreas Notter è stato liberato questa notte

MANILA - L'ostaggio svizzero liberato questa notte nelle Filippine ha detto di essere «molto preoccupato» per il suo compagno, l'italiano Eugenio Vagni, ancora nelle mani dei sequestratori.

Andreas Notter, operatore della Croce Rosse internazionale è «molto felice di essere sano e salvo»: «E' accaduto tutto molto rapidamente. Sono ancora un po' confuso», ha dichiarato il 38enne, ringraziando le autorità e tutti coloro che si sono operati per la sua liberazione. «Adesso tutti i miei timori sono per il mio compagno, Eugenio Vagni». Notter ha poi auspicato che «venga fatto tutto il possibile per ottenere il suo rilascio il prima possibile».

Il senatore Richard Gordon, responsabile della Croce Rossa nazionale delle Filippine, ha detto di aver parlato con Notter che gli avrebbe detto che il 62enne italiano «era molto sofferente» a causa di un'ernia e di aver bisogno di un tempestivo intervento chirurgico. La sue condizioni di salute sono aggravate dall'ipertensione.

Secondo quanto riferito dal capo della polizia filippina, Jlasirim Kasim, Notter è stato prelevato dalla polizia mentre un gruppo di guerriglieri cercava di infrangere un cordone di sicurezza intorno alla loro roccaforte nell'isola di Jolo.

Alcuni giorni fa militanti islamici di Abu Sayyaf, attivi nell'isola di Jolo, avevano minacciato di decapitare uno dei due ostaggi, rapiti il 15 gennaio, se l'esercito non si fosse ritirato dal sud dell'Isola di Jolo. Una terza dipendente della Croce Rossa, la filippina Mary Jean Lacaba, era stato rilasciata il 2 aprile senza riscatto.