Nazisti: sospesa ancora una volta l'estradizione di Demjanjuk
L'uomo era stato già portato via da casa in sedia a rotelle
CINCINNATI - Nuova tappa nell'ormai incredibile altalena attorno al presunto criminale nazista ottantanovenne John Demjanjuk. Mentre l'uomo, che è malato di leucemia, era stato portato via in sedia a rotelle da funzionari dell'Immigrazione americana per essere estradato in Germania, è arrivato l'ennesimo stop alla procedura da parte di una corte federale, che ha concesso la sospensione dell'esecutività dell'ordine di estradizione.
Demjanjuk aveva presentato appello contro l'ordinanza, sostenendo di essere troppo debole per sopportare un viaggio in Germania. Non verrà estradato fino a quando non sarà valutato il suo appello. Non è chiaro, a questo punto, se intanto verrà ricondotto a casa o da qualche altra parte. John Demjanjuk, presunto ex guardiano del campo di concentramento nazista di Sobibor, nella Polonia occupata, tra il marzo e il settembre 1943, deve presentarsi di fronte al tribunale Monaco di Baviera con l'accusa di essere «Ivan il terribile», complice nell'uccisione di almeno 29mila ebrei. Lui nega ogni addebito.
A occuparsi del caso è la procura di Monaco di Baviera perchè l'uomo ha trascorso un periodo di tempo in un campo profughi nell'area dopo la guerra. Demjanjuk si trova in cima alla lista dei criminali nazisti più ricercati stilata dal centro Simon Wiesenthal, secondo solo al «Dottor Morte», Aribert Heim, il quale, secondo le informazioni delle autorità tedesche, sarebbe morto nel 1991 al Cairo.