5 maggio 2024
Aggiornato 03:30

In Afghanistan la legge su stupri legali verrà modificata

Lo dice portavoce ministero esteri, legge non ancora in vigore

KABUL - La nuova legge afgana sul diritto di famiglia che legalizza, tra le varie altre cose, lo strupo dei mariti sulle moglie, non è ancora in vigore e sarà modificata se il governo di Kabul valuterà che la norma va contro i diritti delle donne. Lo ha affermato oggi il portavoce del ministero degli esteri afgano. Sultan Ahmad Baheen, portavoce del ministero ha spiegato che «la legge non è ancora stata promulgata» e che anche se la «Legge sciita sulla famiglia«) è stato firmato dal presidente Karzai, la legge non può andare in vigore sinché non viene pubblicata sulla gazzetta ufficiale».

E il governo sembra orientato a proporre modifiche. «Il ministro della giustizia - ha detto il portavoce - è sul punto di studiare un testo che garantisca che la legge non deroghi agli impegni presi dal governo afgano nei confronti delle convenzioni internazionali sui diritti della donna e sui diritti umani in generale. Se si riscontrano problemi il ministero modificherà il testo e lo rispedirà in parlamento».

Secondo fonti delle Nazioni Unite venute in possesso di stralci del provvedimento firmato nelle scorse settimane dal presidente Hamid Karzai con una tempistica record, la nuova legge legalizza lo stupro del marito nei confronti della moglie, ovvero obbliga le donne a «concedersi» al marito senza opporre resistenza; vieta alle donne di uscire di casa, di cercare lavoro o anche di andare dal medico senza il permesso del consorte; e affida la custodia dei figli esclusivamente ai padri e ai nonni. Il testo tacitamente permette inoltre il matrimonio di bambine e assicura agli uomini maggiori diritti in materia di eredità.