20 agosto 2025
Aggiornato 11:00

Pakistan: Corte Suprema indaga su pubblica flagellazione ragazza

Punita dai talebani a Swat. Verrà ascoltata in tribunale

KABUL - La Corte Suprema pachistana si riunirà per esaminare il caso di una ragazza adolescente sottoposta a pubblica flagellazione, pena ripresa da una telecamera e le cui immagini sono state diffuse in tutto il mondo. Come riporta il sito della Bbc, il fatto è avvenuto circa un mese e mezzo fa nella valle di Swat, una zona nel nordest del Paese sotto il controllo delle milizie filotalebane, che hanno firmato un accordo di pace con il governo locale della Provincia della Frontiera del Nord Ovest.

In conseguenza dell'accordo, nella Provincia viene applicata la Sharia, la legge coranica, per impedire ai talebani di applicare le loro norme di giustizia assai più severe: in precedenza decapitavano i dissenzienti e uccidevano le donne accusate di comportamenti anti islamici. I talebani in questa zona del Pakistan ora hanno accettato le corti islamiche, almeno a Swat ma nelle aree rurali continuano secondo la Bbc ad imporre le loro sentenze private. Secondo fonti locali la ragazza sarebbe stata accusata di avere intrattenuto rapporti illeciti con un uomo; seguito a casa di lei, trascinato fuori, anche lui è stato frustato secondo la testimonianza di alcuni suoi parenti, poco prima dell'adolescente.

L'uomo afferma che si era recato in casa della giovane per eseguire delle riparazioni elettriche. I talebani poi hanno obbligato i due a sposarsi, ingiungendo all'uomo di non abbandonare la moglie. Nel video, la flagellazione dura un paio di minuti e la ragazza urla; uno dei suoi fratelli sarebbe stato costretto a tenerla ferma. Il presidente della Corte Suprema Iftikhar Chaudry - da poco reinstaurato nell'incarico - ha definito l'accaduto una «violazione crudele dei diritti fondamentali» e ha ordinato alla polizia e alle autorità locali di condurre la ragazza a Islamabad perché possa essere ascoltata all'udienza. Il premier pachistano Yusuf Raza Gilani ha parlato di un fatto «vergognoso» e contrario ai principi dell'Islam: il governo continuerà a prendere tutte le misure necessarie per tutelare i diritti delle donne, ha concluso.