Islam, «Regolamentare Fatwa»: gli Emirati arabi verso una legge
Satellitari amplificano effetto di una miriade di «predicatori»
Gli Emirati Arabi Uniti stanno per emanare una legge dello stato per «regolamentare il sistema fatwa»; un'esigenza che nasce dal «caos che regna sovrano su molte tv satellitari e mezzi d'informazione, inondate da editti religiosi, proclamati da predicatori indegni di rappresentare l'Islam e che stanno provocando una degenerazione nelle menti dei giovani musulmani».
Lo scrive il quotidiano panarabo al Sharq Awsat, che dà oggi ampio risalto alla «prossima entrata in vigore di una legge, mai sperimentata prima nella storia dell'islam da uno stato arabo». A sottoporre al governo la proposta di legge sono stati gli stessi ulema islamici dell'Ente Pubblico per la Sovrintendenza religiosa degli Emirati: «Abbiamo presentato al Consiglio dei ministri - ha detto lo Sheikh Hamdan al Mazroui, presidente dell'Ente pubblico - un nostro progetto che intende unificare le fonti autorizzate ad emettere gli editti religiosi attraverso una legge che regolamenta il 'sistema fatwa'».
«Nelle moschee e nei media, ci sono troppe persone inadeguate che esercitano questo magistero», ha spiegato al Marzoui, aggiungendo che «bisogna individuare coloro che lo possono fare in luoghi preposti e dietro un'autorizzazione da parte di un organismo da individuare». La necessità di fare ordine sembra interessare anche altri paesi arabi e avviene dopo la recente ondata di editti religiosi, stravaganti, come quello che chiedeva l'uccisione di Topolino, o di altri molto più gravi, come la fatwa saudita che ritiene 'lecito' uccidere i proprietari delle tv satellitari che trasmettono programmi che «offendono il profeta».
Il quotidiano arabo edito a Londra, riporta un'analoga proposta in discussione - per ora senza successo - il mese scorso al parlamento egiziano. Il disegno legge presentato da alcuni deputati laici prevede da uno a tre anni di carcere per «chi emette fatwa senza possedere una licenza d'esercizio». Nella tradizione islamica, le risposte degli imam ai quesiti che i fedeli delle loro moschee ponevano su vari aspetti della loro vita, venivano considerati come editti religiosi. L'avvento di internet e delle tv satellitari ha amplificato a dismisura l'eco e gli effetti di questi proclami. Gli Emirati arabi - ricorda il giornale - sono stati il primo paese che ha messo in funzione un «centro al Fatwa telefonico»: un numero verde che mette a disposizione del pubblico - 12 ore al giorno - 50 ulema 'di diverse specializzioni», per rispondere ai fedeli.