Somalia, lotta ai pirati: la Nato invierà sette unità navali
Su richiesta dell'Onu e del Programma alimentare mondiale (PAM), «la Nato ha accettato di intervenire» al largo della Somalia
La Nato, in collaborazione con l'Unione europea, rafforzerà la sua presenza nell'Oceano Indiano, con sette unità navali, per contrastare il fenomeno della pirateria al largo della Somalia. Lo ha riferito James Appathurai, portavoce dell'Alleanza Atlantica a Budapest. Su richiesta dell'Onu e del Programma alimentare mondiale (PAM), «la Nato ha accettato di intervenire» al largo della Somalia e «invierà entro due settimane sette unità della sua forza navale permanente» nell'Oceano Indiano, ha dichiarato Appathurai, presentando il risultato delle prime discussioni tra i ministri della Difesa dei 26 paesi della Nato riuniti a Budapest.
«La pirateria costituisce una minaccia per la popolazione somala, che per il 40% dipende dagli aiuti alimentari del Pam», ha sottolineato il portavoce della Nato. La missione della flotta della Nato sarà duplice, «accompagnare i convogli del Pam e sorvegliare il mare» al largo del Corno d'Africa. Resta ancora da definire i dettagli e la nazionalità dei Paesi che vi parteciperanno, ha spiegato. Secondo un diplomatico, questa forza navale comprenderà fregate. «Il coordinamento con l'Ue sarà completo», ha assicurato Appathurai, sottolineando «lo spirito d'apertura e di sostegno reciproco che regna tra le due organizzazioni» sulla lotta contro la pirateria. Il primo ottobre scorso, dieci Stati membri dell'Ue si sono detti pronti a partecipare a un'operazione militare aeronavale europea per combattere la pirateria al largo della Somalia in attesa di lanciarla fin da novembre in collaborazione con la Nato.
Fonte: Apcom