29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Auto

Sfida Ssangyong: l'auto non ti piace? La restituisci dopo un mese

Al via oggi la nuova iniziativa per la casa automobilistica coreana, che prevede la restituzione del veicolo in caso di mancata soddisfazione del prodotto

ROMA«100% soddisfatti o rimborsati». Il claim «sicuro di sé» alla base del lancio del nuovo Rexton, trova oggi una nuova dimensione per la casa coreana che rimarca ulteriormente la consapevolezza dell’altissima qualità costruttiva delle proprie auto. E lo farà con un’iniziativa moderna, audace e che va incontro alle esigenze dei clienti. Ad ulteriore integrazione dei cinque anni di garanzia, oggi parte infatti la nuova campagna «100% soddisfatti o rimborsati» di SsangYong, che prevede la possibilità per l’acquirente di restituire la vettura al raggiungimento di un massimo di 2.000 km, e comunque non oltre un mese dall’immatricolazione, in caso di mancata soddisfazione del prodotto. Senza penali o costi nascosti, eccezion fatta per i costi d’immatricolazione e di messa su strada. Un segnale forte che comunica grande lungimiranza e, appunto, grande sicurezza in sé stessi. Solo chi sa di avere ottimi prodotti può abbracciare una simile iniziativa: è il caso di SsangYong, che lancia una nuova sfida per riaffermare la propria immagine ed accrescere la credibilità del brand in Italia.

A costo zero
La casa coreana crede fortemente in questo progetto e lo diffonderà anche attraverso campagne di marketing dedicate. «Siamo particolarmente orgogliosi di farci promotori di questa iniziativa – sostiene Mario Verna, direttore generale di SsangYong Motor Italia – Grazie alla costante affermazione dei nostri prodotti sul mercato italiano e ad iniziative ad alto valore aggiunto per i clienti come questa formula, puntiamo ad accrescere la conoscenza del marchio nel nostro Paese e al contempo a far percepire agli automobilisti la qualità delle nostre auto, tanto in termini di robustezza che di tasso tecnologico, design innovativo e personalità. Siamo certi che non si pentiranno e siamo sicuri di noi. Questi i punti di partenza essenziali di ogni nostra azione».