18 agosto 2025
Aggiornato 11:30
l'appello di fortini agli imprenditori

Roma, Ama: «Abbiamo bisogno di privati per trasformare i rifiuti in ricchezza»

Il presidente di Ama, Daniele Fortini, è intervenuto a margine di un'iniziativa di Unindustria su Roma città metropolitana per lanciare una proposta rivoluzionaria per il futuro economico della Capitale

ROMA - Roma produrrà per i prossimi 15 anni circa 23 tonnellate di rifiuti urbani. Attualmente, la maggior parte di questi prende la via dell'estero e l'Italia paga altri paesi per disfarsene. Il presidente di Ama, però, rilancia con una proposta molto efficiente per il futuro della città.  

Fortini: Ama deve diventare un'impresa industriale
«Ama ha bisogno di farsi impresa industriale perché la componente di trattamento e smaltimento dei rifiuti nei prossimi 15 anni sarà imponente, per un valore che di comprende tra un miliardo di euro di investimenti e 2,5 miliardi di costi».Così il presidente di Ama, Daniele Fortini, a margine di un'iniziativa di Unindustria su Roma città metropolitana. «Queste somme chiedono capitali finanziari ingenti e la capacità di essere imprenditori - spiega - Ama da sola, per la sua cultura e per il suo essere azienda di servizi non può sprigionare tutte queste caratteristiche ed ha bisogno di una compartecipazione come aveva stabilito l'assemblea capitolina quando ha rinnovato all'azienda una concessione di 15 anni».

Dobbiamo convertire i rifiuti in ricchezza nazionale
«Per i prossimi 15 anni dobbiamo pensare ad una città che di 23 milioni di tonnellate di rifiuti che produrrà, se non cambiasse niente, 16 li manderebbe in tutta Italia e in tutto il mondo. Invece - prosegue - dobbiamo tenerceli in casa e produrre ricchezza e occupazione e al contempo recuperare risorse che faranno risparmiare soldi ai cittadini. Progredendo così, con un'azienda che recupera efficienza e che sa investire anche insieme agli imprenditori privati in modo da alleggerire il carico finanziario e da creare eco-distretti, - conclude Fortini - è possibile immaginare che nell'arco di 15 anni i costi che la città dovrà sopportare per garantire un ciclo di gestione di rifiuti zero saranno la metà e quindi arrivare ad una tariffa che sia la metà di quella attuale». (Fonte Askanews)