Immigrati, a Milano la crisi pesa anche sulle rimesse: -6,3%
La crisi non pesa però in modo uguale per tutti, continuano infatti a crescere le rimesse verso la Cina (+10,7% pari a +43 milioni di euro) e verso lo Sri Lanka (+3,4 milioni), anche se in media la crisi ha influito soprattutto sulle rimesse verso i Paesi più poveri
MILANO - Le rimesse degli immigrati residenti nella provincia di Milano, pur rappresentando il 14% del totale italiano, sono diminuite complessivamente di circa il 6,3%, passando da oltre un miliardo di euro nel 2011 a 966 milioni di euro nel 2012. E' quanto emerge da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del Registro delle imprese 2012-13, dati Istat e Banca d'Italia 2010-12 e dati World Bank 2012.
La crisi non pesa però in modo uguale per tutti, continuano infatti a crescere le rimesse verso la Cina (+10,7% pari a +43 milioni di euro) e verso lo Sri Lanka (+3,4 milioni), anche se in media la crisi ha influito soprattutto sulle rimesse verso i Paesi più poveri che nell'anno preso in esame si sono quasi dimezzate, passando da 347 a 195 milioni di euro, dal 34% al 20% del totale.
Nonostante la crisi gli immigrati milanesi continuano a inviare alle famiglie di origine in media più di quelli lombardi e italiani: quasi 3 mila euro a testa contro rispettivamente 1.524 e 1.686 euro, il 76% in più rispetto alla media italiana e il 95% rispetto alla media lombarda. E così, crisi o non crisi, sono quasi 700mila le famiglie nei rispettivi Paesi di origine mantenute grazie alle rimesse degli immigrati milanesi (considerando i loro consumi medi annuali: ultimo dato disponibile). Di queste, oltre 300mila solo in Cina, 100mila nelle Filippine, 25mila in Perù e 17mila in Ecuador.
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