31 luglio 2025
Aggiornato 06:30
Agricoltori in grave difficoltà e nella completa incertezza

Fabbricati rurali: proroga indispensabile

Il presidente della CIA Giuseppe Politi scrive al responsabile dell’Economia. Troppo poco il tempo (meno di dieci giorni) per l’accatastamento degli immobili, la cui scadenza è avvenuta lo scorso 30 settembre

ROMA - «Per l’accatastamento dei fabbricati rurali siamo nel caos più totale e migliaia di agricoltori sono in grave difficoltà e nella completa incertezza. E’, quindi, urgente una congrua proroga che permetta di completare la presentazione delle domande, finora forzatamente esigue dati i tempi (meno di dieci giorni) che sono stati concessi. Solo così sarà possibile consentire a tutti i contribuenti interessati di poter assolvere a tale adempimento». E’ questo l’appello che il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi, rivolge, in una lettera, al ministro dell’Economia Giulio Tremonti.

«Lo scorso venerdì 30 settembre -ricorda Politi- è scaduto il termine, fissato dal comma 2 bis del DL 70/2011, per la presentazione delle domande di variazione della categoria catastale. Il decreto ministeriale contenente le disposizioni attuative e la modulistica necessarie per porre in essere tale adempimento è stato pubblicato soltanto il 21 settembre, così come il comunicato dell’Agenzia del Territorio volto a stabilire le modalità di presentazione della domanda agli uffici territorialmente competenti. La possibilità concreta di utilizzare la modalità di presentazione on line delle domande di variazione è stata concessa al contribuente solo nel pomeriggio di venerdì 23 settembre, data dalla quale è stata rilasciata l’applicazione sul sito web dell’Agenzia del Territorio».

«E’, pertanto, irrisorio il lasso di tempo che è stato concesso al contribuente per presentare tale domanda e questo -afferma il presidente della Cia- nonostante la nostra Organizzazione si sia adoperata, sin da luglio scorso, con lettere di sollecito per l’emanazione del decreto attuativo in tempi rapidi. Solleciti che sono stati, di fatto, ignorati, così come le richieste di proroga avanzate a voce unita dalle maggiori Confederazioni agricole».

«Le chiedo ancora insistentemente di ascoltare -scrive Politi- le giuste istanze del mondo agricolo, peraltro accolte integralmente dalla Commissione Agricoltura del Senato rappresentata dal senatore Paolo Scarpa Bonazza. Nella risoluzione approvata lo scorso 28 settembre si sottolinea, infatti, che «il termine estremamente ravvicinato del 30 settembre, rende oltremodo difficoltoso, se non impossibile, adempiere agli obblighi burocratici previsti» e, inoltre, che «la disposizione di cui all’art 7 comma 2 bis, che riveste natura tributaria, pone a carico degli interessati adempimenti entro un termine antecedente rispetto all’emanazione del decreto ministeriale di attuazione, ponendosi in tal modo in contraddizione con lo statuto dei diritti del contribuente».

«La soluzione -sostiene il presidente della Cia- si conclude impegnando il governo a prorogare il termine previsto per la presentazione delle domande di variazione della categoria catastale. Da qui l’esigenza di un immediato intervento che eviti gravosi problemi per migliaia di agricoltori che non hanno potuto, per il poco tempo a disposizione, presentare la domanda per il riconoscimento della ruralità dei loro immobili».