28 marzo 2024
Aggiornato 09:30
In concomitanza con Isaf 2011, il XIX° Simposio mondiale dedicato allo sviluppo dei biofuel

A Verona la giornata nazionale del bioetanolo

Un evento dedicato alle opportunità dell’Italia nel segmento del bioetanolo, combustibile che ha interessanti potenzialità di sviluppo (rappresenta il 2,6 per cento della benzina e del gasolio europeo), coinvolgendo sia il comparto agricolo che quello industriale

VERONA - Il XIX° Simposio internazionale sullo sviluppo dei biofuel (ISAF, in programma a Veronafiere dal 10 al 14 ottobre) ospiterà, lunedì 10 ottobre (ore 14-18), la Giornata nazionale del Bioetanolo. Come carburante pulito, il bioetanolo all’interno dell’Unione europea rappresenta il 15 per cento del mercato, il cui valore complessivamente supera i 5 miliardi di euro, con un tasso di crescita superiore al 50 per cento.

Secondo EurObserv’Er (stime a luglio 2011), le vendite in Ue di biocarburanti sono passate da 1,7 milioni di tonnellate petrolio equivalente del 2009 a 13,9 milioni. Numeri che corrispondono ad un consumo pari al 2,6 per cento della benzina europea e del consumo di gasolio. L’obiettivo dell’Unione europea è quello di arrivare al 10 per cento nel 2020.
Ad oggi sono 13 gli impianti di lavorazione e raffinazione del bioetanolo, mentre altri 29 sono in fase di progettazione.

A Veronafiere l’Università di Firenze ed il Gruppo Mossi & Ghisolfi organizzano la Giornata nazionale del Bioetanolo, che accenderà i riflettori sul tema. Dopo l’apertura dei lavori da parte del presidente di Veronafiere, Ettore Riello, e del responsabile di Isaf, l’ingegnere David Chiaramonti dell’Università di Firenze, è in programma una prima sessione dedicata a «La filiera del bioetanolo», alla quale parteciperanno Guido Ghisolfi (Gruppo Mossi & Ghisolfi), Federico Vecchioni (Agriventure), Marco Aurelio Pasti (Confagricoltura), Daniele Toniolo (Cia), Franco Verrascina (Copagri).
A seguire, il focus sarà su «Biocarburanti e politiche di sviluppo», che vedrà la partecipazione di Giuseppe Alonzo (Mipaaf), Corrado Clini (Matt), Luciano Barra (Mse).

Nella produzione di bioetanolo di seconda generazione, è attesa la diffusione sia dell’uso di residui agricoli lignocellulosici che della coltivazione in aree marginali di specie per energia quali l’Arundo donax, in grado di offrire i migliori risultati in termini di sostenibilità ambientale. La Giornata nazionale affronterà i temi legati allo sviluppo di queste tecnologie, nelle quali il Gruppo Mossi & Ghisolfi è leader attraverso la società di ingegneria Chemtex Italia, e il progetto dimostrativo a Crescentino (Vercelli).
Il bioetanolo, come sostituto della benzina, è ampiamente utilizzato nei motori a combustione interna. Come carburante, il bioetanolo aumenta il numero di ottani, migliorando le prestazioni, e - in particolare se di origine lignocellulosica - riduce le emissioni di gas serra.