Fabbricati rurali: CIA, urgente una proroga
La CIA esprime apprezzamento per la risoluzione approvata all’unanimità che impegna il governo a rivedere i tempi della scadenza delle domande, fissata al prossimo 30 settembre
ROMA - E’ indispensabile una proroga per l’accatastamento dei fabbricati rurali. Per questo motivo la Cia-Confederazione italiana agricoltori esprime apprezzamento per la risoluzione approvata all’unanimità dalla Commissione Agricoltura del Senato che impegna il governo ad allungare i tempi per la presentazione della domande, la cui scadenza al momento resta fissata al prossimo 30 settembre.
La risoluzione -afferma la Cia- condivide le preoccupazioni degli agricoltori che non sono in grado in così poco tempo (il decreto ministeriale è stato pubblicato solo il 21 settembre) di rispondere alle richieste dell’Agenzia del Territorio.
Nella risoluzione della Commissione Agricoltura del Senato - sottolinea la Cia - vengono posti «a carico degli interessati al riconoscimento dei fabbricati rurali taluni oneri burocratici, che risultano gravosi e ingiustificati». «Gli operatori agricoli - si aggiunge - sono già oberati da numerosi oneri amministrativi, che hanno raggiunto livelli preoccupanti e che sono suscettibili di determinare criticità in un settore, come quello agricolo, che è già costretto ad affrontare altre difficoltà e sfide, conseguenti all'incremento continuo della concorrenza, alla globalizzazione, alla contrazione dei consumi». Da qui la richiesta di una congrua proroga.
Proroga che la Cia, tramite il presidente Giuseppe Politi, aveva sollecitato già nei giorni scorsi, chiedendo l’intervento dei ministri dell’Economia Giulio Tremonti e delle Politiche agricole Francesco Saverio Romano, nonché dei presidenti delle Commissioni Agricoltura di Camera Paolo Russo e Senato Paolo Scarpa Bonazza. Il tutto per porre immediato rimedio a una situazione che può avere conseguenze deleterie per l’imprenditoria agricola del nostro Paese.