28 agosto 2025
Aggiornato 04:00
Camera di Commercio di Verona

Contraffazione, le imprese corrono ai ripari

Raddoppiano i depositi di marchi all’estero nel I semestre 2011. Si tratti di marchi d’impresa e i brand dei prodotti di punta di aziende dell’agroalimentare e produttrici di commodity

VERONA - La ripresa segna il passo, ma le imprese continuano a investire sui mercati esteri. Dopo la crescita dell’export nel primo semestre, aumentato, a Verona del 13,6%, arriva un secondo confortante dato: l’aumento del deposito di domande di marchi e brevetti, cresciuti del 10,9% nei primi sei mesi di quest’anno rispetto al primo semestre del 2010. Sono 1164 le domande depositate all’Ufficio marchi e brevetti della Camera di Commercio di Verona nel primo semestre. Un anno fa, erano 1050.

«Continua a crescere il numero dei marchi internazionali depositati – spiega il Segretario generale della Camera di Commercio di Verona, Cesare Veneri – il dato potrebbe rappresentare la presa d’atto delle imprese esportatrici della contraffazione. Un fenomeno in crescita dovuto anche alla presenza di nuovi competitors, come i paesi Brics, fino a pochi anni fa esclusi dal grande commercio internazionale. Di qui, una forte necessità di tutelarsi ».

Nel primo semestre di quest’anno sono stati depositati 59 marchi internazionali contro i 31 del corrispondente periodo del 2011. Tra i paesi esteri dove si depositano i marchi internazionali fanno la parte del leone i mercati emergenti: Cina, Russia, paesi dell’Est, ma anche India e Vietnam. A depositare all’estero, il proprio brand o il marchio dei prodotti di punta sono in prevalenza aziende del settore agro-alimentare e delle commodity. Spesso si tratta di marchi internazionali già depositati in altri paesi che l’azienda registra in nuovi mercati reali o potenziali di riferimento. O dove si aspetta una maggior possibilità di imitazione, non a caso, la Cina è il paese che compare nella maggioranza delle domande.
Si conferma rispetto al I trimestre anche il trend di crescita dei depositi di brevetti industriali, 135 contro i 131 del primo semestre 2010 (+3,2%), mentre la registrazione di modelli di utilità e disegni ornamentali è in calo, rispettivamente del 10% e del 14,3%.

«E’ presto per trarre deduzioni – aggiunge Veneri – ad una prima riflessione, comunque, sembrerebbe che le imprese si stiano orientando a registrare come marchi anche disegni e modelli ornamentali dato che un marchio è più «forte» e quindi maggiormente difendibile dalle imitazioni. Il marchio infatti una volta depositato vale sempre, basta rinnovarlo ogni dieci anni. Per modelli di utilità e disegni, invece, la protezione dura, rispettivamente, dieci e venticinque anni. Superato questo periodo, essi sono liberamente utilizzabili».
Verona è la seconda città del Veneto per depositi di marchi e brevetti (cioè tutte le domande depositate al netto delle domande di riserve, annotazioni, trascrizioni e traduzioni di brevetti europei, dopo Padova, che guida le province regionali con 1.150 domande depositate.