31 luglio 2025
Aggiornato 09:30
Oggi il truck-day

Tir in piazza contro la crisi del settore

Protesta a Roma, Milano, Napoli, Catania. Assotir: «Pronti al fermo nazionale»

ROMA - Autotrasportatori in piazza oggi da Roma a Catania. Il truck-day, manifestazione nazionale dell'autotrasporto, organizzato dall'Assotir, servirà a protestare contro la crisi del settore, che secondo gli autotrasportatori è dovuta «allo strapotere della committenza, agli aumenti a raffica di gasolio, autostrade ed assicurazioni» e a «nuovi pesanti pedaggi sulla viabilità ordinaria».

«Nulla si è fatto per dare concretezza ad una legge che stabilisce che al trasportatore vadano riconosciuti almeno i costi necessari al rispetto delle normative in tema di sicurezza stradale, legalità e trasparenza nell'impiego della manodopera; di orari di guida e di riposo degli autisti; della manutenzione ed efficienza dei veicoli», dice l'Assotir.
«Nei prossimi giorni presenteremo a Governo e Parlamento le nostre proposte per la riforma del settore - ha detto il segretario Assotir Claudio Donati - tra cui il Documento Unico di regolarità del trasporto, che dovrà essere prodotto dal committente per accedere a qualsiasi tipo di agevolazione pubblica o gara di appalto. Se non ci dovessero essere risposte adeguate, passeremmo al cartellino rosso, cioè al fermo nazionale dell'autotrasporto prima dell'estate».

A Roma ci sarà un concentramento di circa 30 tir a Saxa Rubra, davanti alla sede Rai, dove l'Assotir illustrerà le motivazioni della protesta e si confronterà con i politici locali e nazionali. Saranno presenti parlamentari e rappresentanti del Comune di Roma e della Provincia. Già confermate le presenze dei deputati Aurigemma, Colaceci, Leonetti e del senatore Pedica. Saranno presenti oltre 100 imprenditori.
«Tutte le iniziative sono state concordate con le questure competenti, e tenute, nelle varie modalità avendo cura assoluta nell'evitare disagi al traffico delle città e dei cittadini. Intendiamo superare i cliché e sensibilizzare il pubblico sulla situazione critica del settore», conclude Donati.