19 agosto 2025
Aggiornato 00:30
Settore vitivinicolo

Grande successo di Simply Italian US Tour

Nelle tappe di New York, Chicago e Boston più di 800 tra qualificati operatori trade, horeca, stampa e opinion leaders hanno incontrato le oltre 60 aziende italiane partecipanti

MILANO - Il Simply Italian US Tour ha preso le mosse lo scorso 25 ottobre dalla Public Library di New York, dove e’ stato battezzato dalla stampa e dagli operatori newyorchesi The Italian Quality Event, ottenendo così un importante riconoscimento alla professionalità di un’organizzazione in grado di realizzare una manifestazione contraddistinta dall’elevato livello complessivo.

QUALITÀ - Particolarmente apprezzate dai numerosi visitatori, appassionati e competenti (tra cui i giornalisti Bruce Sanderson di Wine Spectator, Howard Golberg del New York Times, John Troutman di Cork’d) sono state il prestigio della location, la qualità degli eventi collaterali proposti e la presenza qualificata di aziende espositrici e di addetti ai lavori.
Da evidenziare tra l’altro, il significativo successo ottenuto dal seminario e tasting «The diversity of Italy», organizzato dall’Istituto Grandi Marchi in collaborazione con l’Institute of Masters of Wine, dalla conferenza di Federdoc e dal tasting guidato del Consorzio Chianti.
Come da programma, dopo New York Simply Italian Us Tour ha fatto tappa a Chicago (27 ottobre) e Boston (28 ottobre), dove il tour si è concluso nella splendida cornice della State Room. Con grande soddisfazione dei produttori italiani presenti, questi appuntamenti hanno fatto registrare la partecipazione di oltre 300 operatori trade che hanno animato gli incontri, mostrando grande interesse per i vini presentati.

NEDIC - «I risultati raggiunti da Simply Italian US Tour 2010 sono stati lusinghieri oltre ogni nostra aspettativa, tanto per la fiducia accordataci dalle aziende espositrici, che per la risposta positiva data dal mercato americano, che peraltro presidiamo da anni con una nostra filiale, a questa nuova iniziativa.» Dichiara Marina Nedic, titolare con Giancarlo Voglino della IEM.
«Senza dubbio è questa la strada su cui intendiamo proseguire, il nostro impegno futuro sarà sempre quello di garantire gli stessi standard qualitativi a livello organizzativo. Riteniamo infatti che sia questa la formula migliore per ottimizzare la redemption delle aziende espositrici in termini di risultati comunicativi e commerciali, nonché contribuire in modo appropriato al consolidamento dell’immagine del vino italiano all’estero».