Festa nazionale dell’Agricoltura a Matera
CIA: «Un grande successo. Prossimo appuntamento il 2011 a Torino. La manifestazione ha visto la partecipazione di migliaia di persone»
MATERA - La manifestazione ha visto la partecipazione di migliaia di persone. Sono stati quattro giorni di incontri, dibattiti, ma anche folklore, musica, enogastronomia. L’edizione del prossimo anno sarà dedicata all’Unità d’Italia. Dalla «Città dei Sassi» nasce una sorta di «Manifesto» dei problemi agricoli del nostro Paese. La quinta edizione conclusa dal presidente della confederazione Giuseppe Politi. Soddisfazione del presidente della Cia Basilicata Donato Distefano che ha passato il testimone al presidente della Cia Piemonte Roberto Ercole.
Un vero grande successo. Così si possono sintetizzare i quattro giorni della quinta Festa nazionale dell’Agricoltura che si è conclusa ieri a Matera su iniziativa della Cia-Confederazione italiana agricoltori. Ora l’appuntamento, per il 2011, è a Torino dove si svolgerà la sesta edizione di questa riuscita manifestazione.
Sono state migliaia le persone che hanno partecipato nella «città dei sassi» all’iniziativa della Cia: Quattro giorni di incontri, convegni e dibattiti, si sono alternati a momenti di spettacolo, musica, folklore ed enogastronomia, permettendo di focalizzare i tanti e difficili problemi di agricoltori e consumatori, e al tempo stesso di godere, in uno degli angoli più affascinanti del Mediterraneo, dei prodotti tipici e di qualità offerti dagli stand provenienti da tutte le Cia regionali.
A concludere la manifestazione di Matera è stato il presidente della Cia Giuseppe Politi che ha messo in risalto i positivi risultati dell’iniziativa, rivolgendo un vivo ringraziamento a tutti coloro che con il loro lavoro hanno permesso di conseguire un significativo successo.
Nello stesso tempo, il presidente Politi ha affrontato anche i temi più urgenti dell’agricoltura italiana ed europea, soprattutto in vista della riforma Pac post 2013. Ha rimarcato, tra l’altro, la necessità di misure realmente costruttive a sostegno degli imprenditori agricoli italiani, alle prese con costi in continua crescita, prezzi in caduta libera e redditi falcidiati. Per questo motivo il presidente della Cia ha ribadito l’importanza di una nuova politica agraria, insistendo sull’esigenza di effettuare al più presto la Conferenza nazionale dell’agricoltura, dove, appunto, delineare un progetto che permetta di rilanciare sviluppo e competitività.
La Festa della «Città dei Sassi» si è, comunque, conclusa con la definizione del «Manifesto di Matera» sull’agricoltura multifunzionale del futuro e con il «passaggio di testimone» dal presidente della Cia della Basilicata, Donato Distefano, a quello regionale del Piemonte Roberto Ercole per la sesta edizione della Festa nazionale dell’Agricoltura in programma a Torino.
Il presidente lucano Distefano, nell’esprimere soddisfazione per la riuscita politica, organizzativa e di partecipazione della Festa, con la presenza di rappresentanti istituzionali delle Regioni e del Parlamento italiano ed europeo, esperti e ricercatori, ha sottolineato il «significato fortemente simbolico» della «staffetta» tra Matera e Torino, dove la Festa sarà dedicata alle celebrazioni dei 150 anni di Unità nazionale. L’agricoltura e il sistema agroalimentare -ha evidenziato Distefano- intendono rivendicare il ruolo primario di coesione unitaria e nazionale del Paese.
Il «Manifesto di Matera» è una sorta di «mosaico» di proposte e strategie che si scompone in tante «tessere», tra le quali il ricambio generazionale delle aziende agricole (specie al Sud), il sistema alimentare con il rafforzamento di qualità e controlli, la «candidatura» degli agricoltori a diventare produttori di energia da fonti rinnovabili, il modello di sviluppo delle aree rurali per una nuova politica di coesione, competitività e sviluppo, il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, il ruolo dei pensionati-agricoltori per la difesa dello stato sociale e adeguati servizi nelle aree rurali, la nuova Pac (in vista della quarta Conferenza economica nazionale organizzata dalla Cia a Lecce per il 7 e 8 ottobre prossimi).
In particolare, con il «Manifesto di Matera» si intende rilanciare il confronto con le Assemblee consiliari delle Regioni sulle modifiche che saranno introdotte nella Pac. In proposito, il presidente del Consiglio regionale della Basilicata Vincenzo Folino ha annunciato che la proposta della Cia sarà presentata al coordinatore della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali Davide Boni (Lombardia).
Tra le novità più significative -oltre agli approfondimenti tecnici in numerosi workshop, seminari, incontri-laboratori- la volontà, a 30 anni dall’evento storico promosso dall’allora Alleanza dei Contadini a Borgo Taccone di Irsina, con centinaia di giovani, di riprendere l’iniziativa per rilanciare «l’appeal» del lavoro nei campi tra i giovani attraverso misure di credito ed agevolazioni, di formazione ed assistenza tecnica.
«Aver fatto diventare sia pure per quattro giorni Matera e con essa tutta la Basilicata «capitale dell’agricoltura italiana» -ha concluso Distefano- non può che inorgoglirci ed inorgoglire tutti gli associati della Cia lucana, perché siamo riusciti a mettere al centro dell’attenzione politica e dell’opinione pubblica i saperi, i sapori, i frutti, le tradizioni, le innovazioni e l’arte agroalimentare del ‘made in Italy’ che vogliamo continuare a difendere, tutelare e rafforzare».