L’Ania, contro le frodi un corpo speciale di polizia
Con l’istituzione di una agenzia pubblica di contrasto tariffe più basse del 10 per cento
ROMA - Vanno male i conti dell’Rc Auto delle compagnie assicurative. Per l’Ania, l’associazione che raggruppa le imprese impegnate in questo settore, per ogni cento euro di premi incassati le compagnie ne spendono 108 per risarcire i sinistri.
«Nel 2009, a parità di veicoli assicurati-ha reso noto Fabio Cerchiai, presidente dell’Ania - la raccolta premi è diminuita del 3,6 per cento, mentre il costo dei sinistri è aumentato del 3 per cento».
Secondo Cerchiai l’aumento dei costi dei risarcimenti ha attivato una tendenza tariffaria al rialzo che non può che essere di grande preoccupazione per tutti.
Tradotte in fatti concreti le parole del presidente dell’’Ania, pronunciate nel corso dell’assemblea annuale dell’associazione, non sono altro che un anticipazione sui probabili aumenti dell’Rc Auto che gli automobilisti italiani si debbono aspettare.
E’ possibile invertire questa tendenza?
L’Ania propone due soluzioni:
1) bisogna indurre gli italiani ad un maggior rispetto delle regole del codice della strada e al tempo stesso adottare i criteri di invalidità in uso in Europa. L’applicazione di questi criteri, secondo l’Ania comporterebbe un risparmio sulle tariffe del 10 per cento.
2) L’Ania auspica l’istituzione di una agenzia pubblica (un corpo speciale di polizia) per il contrasto delle frodi. Questa seconda proposta, secondo l’Ania potrebbe abbattere le tariffe di un altro dieci per cento.