20 aprile 2024
Aggiornato 03:30
Commercio estero

Macchine utensili per calzaturifici: export a gennaio +27%

Un ottimo avvio che ribalta di netto la pessima performance degli ultimi dodici mesi (-33%)

ROMA - Esordio incoraggiante, nel 2010, per l’export italiano di macchine utensili per calzaturifici. Con un balzo in avanti, a gennaio, del 27,3% rispetto allo stesso mese del 2009. Un ottimo avvio - rivela Trend Calzaturiero - che ribalta di netto la pessima performance degli ultimi dodici mesi (-33%). Suggellando l’attesa di una ripresa degli ordini soprattutto dai paesi emergenti dell’area asiatica e dalle nazioni europee extra-Ue.

I dati Istat quantificano l’export di macchine e apparecchi per la fabbricazione o la riparazione di calzature attorno ai 3,37 milioni di euro, dai 2,65 milioni del gennaio 2009. Un risultato sicuramente apprezzabile anche nella sua dimensione assoluta, seppure a parecchie spanne di distanza dai dati pre-crisi, considerando - spiega Trend Calzaturiero - che sempre a gennaio, ma di due anni fa, l’export del settore superava i 7,5 milioni di euro. L’inversione di tendenza riporta comunque un po’ di ottimismo tra gli addetti ai lavori. A condizione (lo diranno le evidenze statistiche nel prosieguo dell’anno) che il dato dell’export incorpori un’effettiva ripresa degli investimenti nel settore calzaturiero, in vista di un potenziale rilancio dei consumi globali.

A ripartire sono state soprattutto le vendite in India, dove il fatturato è quasi raddoppiato. Ottimo avvio d’annata anche in Turchia, paese in cui l’export si era quasi azzerato a gennaio dell’anno scorso, con forti pressioni all’acquisto di macchinari italiani, inoltre, da Spagna e Cina e dall’area del Nord America, Usa inclusi.

Nell’Unione europea la dinamica delle esportazioni è rimasta invece negativa (-20,4%), con perdite soprattutto in Germania, Portogallo e Francia compensate, seppure parzialmente, da una ripresa robusta in Romania. La bilancia commerciale del settore - conclude la nota - ha chiuso i conti con un saldo attivo di quasi 2,5 milioni di euro, migliorando di oltre il 46% il risultato del gennaio 2009.