28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Presentazione del Rapporto 2010

Crescono i comuni rinnovabili

Sole, vento, acqua, terra, biomasse. Sorgenia e Legambiente disegnano la mappa di un’«Italia rinnovabile»

ROMA - Sono ben 6.993 i Comuni italiani dove è installato almeno un impianto di produzione energetica da fonti rinnovabili. Erano 5.580 lo scorso anno, 3.190 nel 2008.
I Comuni del solare sono 6.801, 297 quelli dell’eolico, 799 quelli del mini idroelettrico e 181 quelli della geotermia. Le biomasse si trovano invece in 788 municipi dei quali 286 utilizzano biomasse di origine organica animale o vegetale. I Comuni in cui utilizzano biomasse «vere» sono 286. Gli impianti collegati a reti di teleriscaldamento sono 355.
Le fonti pulite che fino a dieci anni fa interessavano, con il grande idroelettrico e la geotermia le aree più interne e comunque una porzione limitata del territorio italiano, oggi sono presenti nell’86% dei Comuni.

Ecco, in sintesi, il quadro dell’Italia sostenibile, rilevato dal rapporto Comuni Rinnovabili 2010 di Legambiente, realizzato in collaborazione con GSE (Gestore Servizi Energetici) e Sorgenia, presentato a Roma il 23 marzo 2010.
Il dossier, giunto quest’anno alla quinta edizione, racconta il salto impressionante che si è verificato in Italia rispetto alla crescita degli impianti installati.
Attraverso nuovi impianti per il solare, eolici, geotermici, idroelettrici, da biomasse già oggi sono centinaia i Comuni in Italia che producono più energia elettrica di quanta ne consumino. Grazie a questi impianti sono stati creati nuovi posti di lavoro, portati nuovi servizi e create nuove prospettive di ricerca applicata oltre, naturalmente, ad aver ottenuto un maggiore benessere e qualità della vita.

L’amministratore delegato Massimo Orlandi ha affermato: «I numeri contenuti nel Rapporto 2010 testimoniano la progressiva crescita della sensibilità e dell’impegno per lo sviluppo delle fonti rinnovabili da parte di istituzioni nazionali e locali, imprese e cittadini del nostro Paese. È ormai opinione comune che la produzione di energia attraverso fonti alternative rappresenti un’opportunità, sia per contrastare i cambiamenti climatici sia per creare sviluppo economico e occupazione. Tuttavia, per colmare il divario che ancora ci separa dai leader europei Germania e Spagna, occorre proseguire e rafforzare questo impegno anche in futuro, ad esempio uniformando e velocizzando gli iter autorizzativi per i nuovi impianti.»

Il responsabile Energia di Legambiente Edoardo Zanchini ha sottolineato: «Per trattare adeguatamente il tema delle tecnologie rinnovabili occorre partire proprio dalle risorse presenti nei diversi territori; guardare alla domanda di energia da parte di case, uffici e aziende per capire come soddisfare con le soluzioni più adatte ed efficienti le utenze che vorremmo fossero collegate ad una rete moderna capace di scambiare energia. I numeri, le immagini e le storie raccontate da questo rapporto dimostrano che le fonti rinnovabili sono oggi tecnologie affidabili, capaci di offrire risposte concrete ai fabbisogni energetici e di rappresentare un’alternativa sempre più competitiva rispetto ai combustibili fossili anche nella strategia di lotta ai cambiamenti climatici. Le esperienze raccolte in questo dossier dimostrano quanto questa prospettiva risulti vantaggiosa: coloro che hanno installato impianti solari termici e fotovoltaici o che sono collegati a reti di teleriscaldamento, pagano bollette meno salate in località dove l’aria è più pulita, mentre le imprese avrebbero tutto da guadagnare da uno scenario di vera concorrenza e da un quadro di certezze che permetta di aprire nuovi spazi di competitività internazionale».

Nel 2009, al suo decimo anno di attività, Sorgenia ha raggiunto un fatturato di circa 2,3 miliardi di euro. Il piano di investimenti 2003-2012 della società ammonta a circa 4,2 miliardi di euro: poco meno della metà di questa somma è destinata alle fonti rinnovabili.
«I risultati del rapporto sono la conferma- ha affermato Orlandi – della validità e della strategia aziendale intrapresa da Sorgenia. Siamo stati tra i primi in Italia a credere nelle potenzialità delle rinnovabili, dando vita a un piano di investimenti pluriennale da circa due miliardi di euro che è attualmente in avanzata fase di esecuzione. La produzione di energia pulita, in particolare attraverso il sole e il vento, resterà uno dei capisaldi della strategia di sviluppo di Sorgenia anche nei prossimi anni.»

Il rapporto sui «Comuni Rinnovabili 2010» è scaricabile dal sito www.sorgenia.it