Zucchero: senza interventi si corre il rischio del tracollo
Il presidente della Cia Giuseppe Politi: ancora una volta il governo non ha mantenuto gli impegni presi
ROMA - «Così Il settore dello zucchero nel nostro Paese rischia il tracollo». Il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi esprime un giudizio fortemente negativo per l’ennesima promessa del governo non mantenuta. «E’ grave che il Consiglio dei ministri odierno, nonostante le ripetute assicurazioni, non abbia preso alcun intervento per un comparto, quello bieticolo-saccarifero, in drammatica crisi. A questo punto, davanti al comportamento inattendibile dell’esecutivo, lavoreremo per avere risposte dal Parlamento che è chiamato ad onorare gli impegni presi verso la filiera e verso le istituzioni comunitarie».
«Senza gli aiuti riconosciuti anche dall’Ue, si corre il serio pericolo di lasciare fuori dalla produzione 10.000 aziende agricole, 4 stabilimenti industriali, un forte indotto e circa 2000 dipendenti. Il governo -aggiunge Politi- non può ignorare una situazione drammatica. Lo stesso ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, nel suo intervento alla nostra V Assemblea, aveva dato ampie garanzie al settore. Garanzie che, purtroppo, sono rimaste tali, visto che da Palazzo Chigi non è arrivata alcuna notizia in proposito».
«E’ grave -aggiunge il presidente della Cia- che in piena campagna di semina i produttori di bietole non sanno se avranno quanto dovuto negli anni 2009 e 2010, che le industrie stanno chiudendo i bilanci 2009 senza sapere se avranno o meno gli aiuti e che migliaia di lavoratori vivono un giustificabile stato di apprensione e di grande incertezza».
«A questo punto -rimarca Politi- la Cia seguirà con grande attenzione il lavoro del Parlamento affinché si adottino quelle misure indispensabili per un reale sostegno ad un settore che, altrimenti, rischia di scomparire».