Generali, per la presidenza spunta l'opzione Perissinotto
«Giochi ancora aperti». Possibile la convocazione del Comitato nomine Mediobanca venerdì 26
MILANO - Si profila per venerdì prossimo, 26 marzo, la riunione del comitato nomine di Mediobanca per mettere a punto la proposta di lista di maggioranza per il rinnovo del cda di Generali, con l'indicazione del presidente del Leone. Lo si apprende da una fonte vicina alla situazione, la quale precisa però che il comitato non è ancora stato convocato e che la situazione è «ancora aperta» per quanto riguarda la designazione del presidente. Un'altra fonte vicina alla questione definisce la data del 26 come «possibile, ma ancora non stabilita». In ogni caso, aggiunge, il comitato si riunirà «prima del 30 marzo». E intanto spunta l'opzione Perissinotto.
I giochi dunque sono ancora aperti e «si va avanti» nelle consultazioni informali con i soci di Mediobanca da una parte e di Generali dall'altra. Unico punto fermo, come sembra emergere da diverse fonti, è che l'attuale presidente ottantacinquenne Antoine Bernheim non dovrebbe essere più confermato, mentre potrebbe avere la presidenza onoraria.
Sul tavolo c'è l'ipotesi della candidatura dell'attuale presidente di piazzetta Cuccia, Cesare Geronzi, sulla quale non è stata ancora sciolta la riserva e occorre capire in che misura raccolga il consenso degli azionisti di 'peso' di entrambe le realtà. Se Geronzi approdasse a Trieste, l'ipotesi più accreditata è quella di Renato Pagliaro al suo posto alla presidenza di Mediobanca. Nel frattempo, trova conferme in ambienti finanziari l'alternativa di una candidatura dell'attuale amministratore delegato della compagnia triestina, Giovanni Perissinotto. «E' un'opzione seria», sostiene una fonte vicina alla situazione. In questo caso, segnala la stessa fonte, l'attuale altro ad del Leone, Sergio Balbinot, rimarrebbe come amministratore delegato unico, mentre Geronzi rimarrebbe alla presidenza di Mediobanca.
«Sondaggi» - Oggi, con Vincent Bollorè e Tarak Ben Ammar, Geronzi ha concluso un round di incontri e «sondaggi» sulla nomina dei futuri vertici del Leone. Bollorè, molto legato personalmente a Bernheim, se da una parte ha dichiarato di non poter pensare a qualcun altro alla testa delle Generali, dall'altra si è detto convinto che insieme gli azionisti di Mediobanca e Generali sapranno trovare «la soluzione migliore», osservando che da qui all'assemblea del Leone di fine aprile «c'è ancora un mese di tempo per pensarci».