Impugnazione delle delibere condominiali
E' sempre necessaria l’azione giudiziaria
FIRENZE - Il Tribunale di Salerno, con una sentenza del 30 gennaio 2010 relativa alle modalità di contestazione delle delibere condominiali, torna ad occuparsi delle conseguenze nel caso di errore nella scelta del mezzo d’impugnazione o di opposizione tardiva.
Non è raro sentir dire che si ci è opposti ad una delibera condominiale inviando una raccomandata all’amministratore.
Il Tribunale di Salerno ribadisce, contrariamente a quanto appena detto, che l’unico modo d’impugnare una deliberazione condominiale è il ricorso all’Autorità Giudiziaria, da presentarsi nella generalità dei casi (l‘eccezione è quella delle delibere nulle impugnabili in ogni tempo) entro 30 giorni dalla decisione (per i dissenzienti) o dalla sua comunicazione (per gli assenti).
Nella sentenza si sottolineano, inoltre, le due principali conseguenze nel caso di mancata impugnazione o d’impugnazione tardiva:
a) obbligatorietà della deliberazione per tutti i condomini;
b) impossibilità di agire contro l’amministratore per i provvedimenti presi e ratificati dall‘assemblea. Secondo il Tribunale, infatti, le delibere che approvano l’operato dell’amministratore lo mettono al riparo da eventuali azioni di responsabilità.
Alessandro Gallucci, legale Aduc