28 marzo 2024
Aggiornato 21:00
Infrastrutture. TAV

«Il governo ha sbloccato l'impasse dell'Osservatorio»

Lo ha detto il sottosegretario ai trasporti Bartolomeo Giachino, intervenuto oggi a Torino

TORINO - «Il governo ha sbloccato l'impasse in cui la comunità montana della val Susa aveva messo l'Osservatorio tecnico guidato da Mario Virano». Lo ha detto il sottosegretario ai trasporti Bartolomeo Giachino, intervenuto oggi a Torino alla conferenza stampa di PdL e Lega per la candidatura in Piemonte di Roberto Cota.
«L'interesse del Piemonte è la Tav - ha detto Giachino - perché questa regione negli ultimi anni è quella cresciuta meno in Italia. Per tornare a crescere di più abbiamo bisogno di una nuova spinta nel motore della nostra economia.

Questa spinta può arrivare dai trasporti e dalla logistica, delle infrastrutture e dal turismo». La Torino-Lione, ha spiegato il sottosegretario, è appunto uno dei pilastri del possibile sviluppo del Piemonte. «Se noi oggi avessimo avuto la Tav - ha commentato - sentiremmo meno la crisi o ne saremmo usciti prima, creando nuovi posti di lavoro. Non si può più perdere tempo adesso, bisogna perseguire l'interesse generale della collettività, che i sindaci devono rappresentare e non solo quello dei partiti che li sostengono». Giachino ha poi sostenuto che è con il dialogo che si farà l'opera, che il governo vuole continuare il confronto con i territori e ha ricordato che i sondaggi non sono invasivi. «Servono a capire cosa c'è nel sottosuolo - ha detto - sono quindi un patrimonio di conoscenza per le valli». La politica di dialogo, secondo Giachino, ha già portato, attraverso il lavoro dell'Osservatorio iniziato nel 2005, a un'ipotesi di progetto della linea ferroviaria migliore rispetto a quello originario delle ferrovie, anche se più costoso. «Con il progetto che stiamo costruendo adesso valorizziamo l'interporto di Orbassano, il collegamento metropolitano con la val Susa e istituiamo la stazione internazionale di Susa» ha spiegato Giachino.

Quanto alle possibili proteste in occasione dei sondaggi che saranno avviati in questi giorni, il sottosegretario ha aggiunto: «Ci possono essere, ma devono essere democratiche». L'interesse generale della val di Susa per Giachino quindi è di tornare a crescere di più.

«Se non si fa il corridoio 5 - ha ribadito - c'è un'alternativa mortale per lo sviluppo del nord-ovest che è il passaggio del corridoio sopra le Alpi. Un'altra ipotesi poi è quella dichiarata dal presidente della Regione Liguria Claudio Burlando che prevede il raddoppio della Genova Ventimiglia entro il 2015, da collegarsi alla Genova Rotterdam e che la stessa Francia non vuole».