19 aprile 2024
Aggiornato 01:00
La proposta del Governo

Torino-Lione, rifare Osservatorio con i Comuni favorevoli

Palazzo Chigi indica i criteri per proposta su Osservatorio sulla nuova linea ferroviaria ad alta velocità

ROMA - Il governo decide di azzerare le rappresentanze locali all'interno dell'Osservatorio sulla nuova linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, e individuare quelle nuove identificando i Comuni «collaborativi». Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi, al termine di un incontro fra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e il Commissario straordinario per la Torino-Lione, Mario Virano.

Il Governo, si legge nella nota, «conferma il giudizio positivo sull'attività svolta finora dall'Osservatorio e esprime il più vivo apprezzamento per l'operato del suo Presidente architetto Virano» e ritiene opportuno «mantenere una significativa rappresentanza delle Comunità locali nella elaborazione del progetto della nuova linea».

Quel che non funziona è la nuova Comunità Montana. Secondo la nota di Palazzo Chigi, «la nuova Comunità Montana, con riferimento alla nuova linea Torino-Lione non si connota con un profilo di sensibilità politico-istituzionale idoneo a rappresentare il pluralismo delle Comunità locali presenti sul territorio». Il Governo ritiene dunque di dover «ridefinire le rappresentanze locali in seno all'Osservatorio dell'insieme dei territori interessati (...), dal confine italo-francese alla connessione con la linea AV-AC Torino-Milano», e intende farlo, «attraverso un apposito DPCM di aggiornamento di quello istitutivo del 1° marzo 2006».

Due i criteri di base: uno, «i Comuni facenti parte dei vari ambiti territoriali individuati al 31/12/09 che corrispondono ai corridoi individuati per le varie alternative di tracciato», e due, «i Comuni ricadenti in tali ambiti che dichiarino esplicitamente la volontà di partecipare alla miglior realizzazione dell'opera nel quadro della miglior tutela e valorizzazione del territorio e nel rispetto del calendario europeo».

A tal fine, prosegue palazzo Chigi, «il Governo ha chiesto alla Provincia di Torino e alla Regione Piemonte, d'intesa con il Commissario Straordinario di Governo, di elaborare al più presto una proposta operativa nel senso sopra indicato identificando le realtà territoriali interessate e sondando la esplicita volontà collaborativa delle relative amministrazioni».