20 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Una vittoria che anticipa l’edizione 2009 di Mielinumbria. Soddisfazione dell’Apau

L’idromele di un’azienda di Foligno vince «Apimondia» in Francia

La scommessa vincente di Alberto Mattoni: una medaglia d’oro e due d’argento al concorso internazionale

FOLIGNO - Mentre a Foligno è tutto pronto per l’edizione 2009 di Mielinumbria, la festa dell’apicoltura in programma a palazzo Trinci dal 20 al 22 novembre, la città festeggia il premio internazionale vinto dall’azienda apistica di Alberto Mattoni durante «Apimondia», l’evento più noto e prestigioso dedicato al miele. La manifestazione, che quest’anno si è svolta in Francia, ha visto primeggiare proprio l’azienda di Foligno con tre suoi prodotti. Tre medaglie, tutte nella categoria «Idromele tradizionale e tradizionale varietale»: medaglia d’oro per l’Idromele di corbezzolo e due medaglie d’argento ex-aequo per l’Idromele di tiglio e l’idromele millefiori. «Un ‘en plein’ – ha commentato il presidente dell’Associazione dei produttori apistici dell’Umbria, Vincenzo Panettieri - che ha spiazzato produttori con tradizioni consolidate e idromeli di gran prestigio come quelli francesi, inglesi, polacchi, tedeschi, americani».

L’idromele «Chimere» di Alberto Mattoni ha quindi vinto il primo premio di «Apimondia», che «oltre che una vera e propria fiera di tutte le novità in campo produttivo – ha spiegato Panettieri -, rappresenta anche la passerella privilegiata della ricerca mondiale in apicoltura: studi, ricerche, sperimentazioni, innovazioni tecniche e tecnologiche, che i migliori istituti di ricerca scientifica mettono a punto nel campo dell’apicoltura e dell’apidologia. Ma ‘Apimondia’ è anche la rassegna dei migliori produttori che, attraverso stage, dimostrazioni e concorsi, propongono non solo al pubblico ma a giurie di esperti di fama internazionale i loro migliori prodotti».

E Alberto Mattoni, apicoltore da oltre trent’anni, ne ha dedicati oltre quindici allo studio dell’idromele. Studio e passione che hanno portato l’azienda di Foligno a mettere a punto e perfezionare tre diverse tipologie di prodotto: idromele di corbezzolo, aromatico, profumato, dolce, l’idromele di tiglio dal profumo delicato, che ricorda il miele di provenienza, con minore grado alcolico, e infine l’idromele millefiori, secco, dal basso tenore alcolico (circa il 9 per cento).

«Tre anni fa – ha concluso il presidente Apau - il salto imprenditoriale e produttivo: grazie ad una attenta politica di incentivazione e sviluppo dell’apicoltura locale, il Comune di Foligno, nell’ambito di un più vasto progetto territoriale a favore delle aziende agroalimentari presenti nel comprensorio, a marzo 2006 ha allestito e concesso alla Associazione dei produttori apistici umbri l’utilizzo di strutture, strumentazioni e impianti necessari alla produzione e al confezionamento dei prodotti dell’apicoltura umbra, tra questi l’idromele. Nel novembre 2006 l’idromele Chimere è stato quindi ufficialmente presentato a Mielinumbria, una fra le manifestazioni apistiche più importanti dell’area mediterranea. In questo ambiente favorevole l’azienda Mattoni, smentendo gli scettici, ha potuto affinare le sue metodiche produttive e arrivare ad un successo lusinghiero che ricompensa la sua competenza ed evidenzia il valore dei produttori umbri. Quella che solo tre anni fa sembrava una scommessa oggi è una realtà nel panorama delle eccellenze umbre».