29 marzo 2024
Aggiornato 00:00
Agroalimentare. Zucchero

Zucchero: sbloccare subito gli aiuti nazionali approvati dall’Ue

Le organizzazioni professionali agricole, sindacali e di categoria scrivono al ministro Luca Zaia

ROMA - Un intervento urgente per sbloccare gli aiuti nazionali al settore (pari per il 2009 a 43.016.685 euro), autorizzati dall’Ue e ulteriormente sanciti nel «Piano per la ristrutturazione per il settore bieticolo-saccarifero» viene sollecitato al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia dalle organizzazioni professionali agricole, sindacali e di categoria.

In una lettera inviata al ministro Zaia (sottoscritta da Cia-Confederazione italiana agricoltori, Confagricoltura, Coldiretti, Copagri, Anb, Cnb, Abi, Abm, Unionzucchero, Coprob/Italia Zuccheri, Eridania Sadam Spa, Zuccherificio del Molise Spa, Fai- Cisl , Flai-Cgil, Uila- Uil, Fedagri-Confcooperative), si ricorda che questi aiuti nazionali accoppiati, autorizzati dalla Ue per cinque campagne dal 2006/2007 al 2010/2011, unitamente agli aiuti comunitari, sempre accoppiati, «rappresentano il risultato della trattativa del governo italiano, allora rappresentato dal ministro Gianni Alemanno, in occasione della riforma dell’Ocm zucchero del 2006. Tra l’altro, sulla base di questi impegni assunti dall’Ue e dallo Stato italiano, tutte le imprese hanno elaborato i loro piani di investimento e fatto le loro scelte imprenditoriali».

«Sarebbe, pertanto, molto grave che il governo -viene rilevato nella lettera- non mantenesse gli impegni assunti, mentre l’Ue garantisce gli aiuti di propria competenza per tutto il quinquennio».
«A questo proposito, è urgente fare presente che è fondamentale -sottolineano nella lettera le organizzazioni- provvedere anche all’assunzione dell’impegno per il 2010 nella legge finanziaria in preparazione, per evitare di trovarci anche il prossimo anno nella attuale insostenibile situazione. Eventuali ulteriori ritardi metterebbero in ginocchio un settore che ricopre un ruolo rilevante in termini agricoli, industriali ed occupazionali».

Nella lettera, viene, inoltre, evidenziato che «l’entità degli aiuti approvata dalla Conferenza Stato- Regioni è stata inferiore a quanto richiesto dal ministero e dalla filiera, ma comunque rappresenta un primo importante tassello, pur se non sufficiente, verso il raggiungimento di un livello di remunerazione della barbabietola tale da consentirne il conveniente inserimento nelle rotazioni aziendali nei prossimi anni».