25 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Piccola ma solida multinazionale delle suole «tecniche»

La Vibram conquista Usa con le «Five Fingers» e Asia con le suole

Direttore generale Zuccalà: «Dopo la Cina, consideriamo l'India»

MILANO - Dopo la Cina, considera l'India. Vibram, la piccola ma solida multinazionale delle suole 'tecniche', con base nel varesotto, ad Albizzate , sta valutando di allargarsi ulteriormente in Asia. E' quanto racconta ad Apcom il direttore generale Adriano Zuccàla, in passato già amministratore delegato di Oti, l'azienda ceduta nel 2000 da Pirelli agli americani di Corning per la cifra record di 3,4 miliardi di euro.

La filosofia è semplice: dove ci sono scarpe, non possono mancare suole, da produrre sul luogo per evitare gli impossibili costi di trasporto. «La Cina - ricorda il manager - è il primo produttore al mondo di scarpe, con 10 miliardi di paia all'anno: tanti e diversi produttori di qualità (per non far nomi, la Timberland, ndr) producono là. In più, ha 100 milioni di persone già molto ricche, con un mercato già circa due volte l'Italia, e 1,3 miliardi di abitanti in evoluzione spaventosa. Bisogna poi tenere conto del fatto che - evidenzia ancora Zuccàla - ogni anno escono dalle sue università centinaia di migliaia di ingegneri».

Per questo, dopo aver avviato da una decina d'anni la produzione in Cina per diversi clienti di diversa provenienza, Vibram, che da oltre 70 anni produce suole per gli scalatori così come per i pompieri, sta allestendo adesso il China Tech Center nel Guandong, centro di ricerca destinato dal 2010 a costituire il quartier generale dell'azienda per l' Asia. Dove la prossima mossa potrebbe portare allo sbarco in India. «Stiamo valutando - riferisce il direttore generale - la presenza in altri Paesi, tra cui l'India, secondo maggior produttore mondiale di scarpe,dedicato a prodotti di fascia più bassa e in cuoio».

Si valuterà invece a partire dall'anno prossimo, «con i tempi dovuti, visto che non essendo quotati - sottolinea Zuccàla - non dobbiamo rispondere alle performance da trimestre» il momento dello sbarco a Pechino delle Five Fingers. Le scarpe-guanto con le cinque dita con cui Vibram ha diversificato la produzione, stanno avendo negli Stati Uniti un boom di vendite, grazie anche ad un articolo del 'New York Times': più 200% rispetto all'anno scorso. Nonostante questo, proprio dagli Usa, le difficoltà di alcuni clienti portano Vibram, che pure prevede di chiudere il 2009 con un fatturato leggermente superiore ai 100 milioni di euro del 2009, a mantenere una certa prudenza sul futuro.

Le suole da scarpe non sono infatti per definizione prodotti anti-ciclici. «Vibram - spiega Adriano Zuccàla ricordando anche la propria esperienza nell'hi tech - si sta difendendo grazie alla ricerca di nuovi clienti, alla difesa del marchio e soprattutto all'impostazione votata all'innovazione voluta dalla famiglia» Bramani, fondatrice e proprietaria dell'azienda.