19 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Relazione sulla gestione finanziaria delle Fs

Corte conti: «Azzerare disagi passeggeri, più treni pendolari»

«Serve sforzo di Trenitalia. Possibile aumentare corrispettivi»

ROMA - Le Ferrovie dello Stato devono fare «uno sforzo» per migliorare il servizio di trasporto passeggeri, azzerando o almeno riducendo i disagi a bordo (soprattutto sui treni regionali) e aumentando la frequenza dei treni per i pendolari. Lo afferma la Corte dei conti nella relazione sulla gestione finanziaria delle Fs nel 2007-2008.

Questione «pendolari» - «È stata evidenziata la necessità - sottolinea la Corte - che il gruppo, e per esso segnatamente Trenitalia, produca uno sforzo, gravoso e difficile da realizzare nel contesto di una situazione finanziaria difficile come quella evidenziata, per assicurare in tempi non più procrastinabili un servizio di trasporto passeggeri a livello regionale (ma anche, seppur meno avvertito, a livello di tratte a media-lunga percorrenza) accettabile in termini di soddisfazione dell'utenza sia a bordo treno, con l'azzeramento o almeno una forte attenuazione dei disagi che hanno finora caratterizzato il servizio universale, sia con una maggiore frequenza dei treni destinati al trasporto dei cosiddetti 'pendolari', penalizzato, oltre che dalla cronica insufficienza di risorse finanziarie, che non ha consentito un adeguato rinnovo del materiale rotabile, da una scarsa efficienza dei servizi di bordo, spesso apparsi inadeguati alle esigenze degli utenti-clienti».

Contratti di servizio più lunghi - In questo contesto, aggiunge la magistratura contabile, «un contributo al miglioramento dei servizi universali potrebbe essere assicurato, oltre che da un adeguamento dei corrispettivi, sensibilmente inferiori a quelli erogati alle analoghe imprese di trasporto di altri paesi europei (Francia e Germania), e da un allungamento della durata dei contratti di servizio che, indipendentemente dalle modalità di affidamento (diretto o di tipo concorsuale), appare un elemento indispensabile per qualunque operatore che disponga di risorse da investire con la ragionevole certezza di un ritorno in termini di redditività».