19 aprile 2024
Aggiornato 15:30
CIA: «C’è ancora la possibilità di inserire una misura per finanziarlo»

Dl anticrisi: finanziare il Fondo di solidarietà nazionale

Il presidente della Cia Giuseppe Politi rinnova l’invito al governo affinché si risolva una problema molto importante per le imprese agricole

ROMA - «Il governo può ancora rimediare. Nel corso dell’iter che si sta svolgendo in Senato in merito al decreto anticrisi, potrebbe essere inserito un emendamento che preveda le risorse necessarie per il finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali». E’ quanto sostiene il presidente della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi il quale invita di nuovo l’esecutivo, e in particolare il premier Silvio Berlusconi e il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, a rispettare gli impegni presi più volte nei confronti degli agricoltori sul fondamentale problema assicurativo.

«Il Fondo di solidarietà -ricorda Politi- deve essere necessariamente finanziato. Anche se i tempi sono molto stretti, il governo, nella discussione avviata a Palazzo Madama, deve fare i passi indispensabili perchè ci sia spazio per tale strumento nel decreto anticrisi. Questa è l’occasione ideale per dimostrare attenzione e fatti concreti verso le imprese agricole italiane».

«Occorre -aggiunge il presidente della Cia- dare risposte valide nei confronti delle imprese agricole. Attendiamo, quindi, che ci si muova in questa direzione, prevedendo le risorse per finanziare il Fondo, come è avvenuto negli anni passati. Un finanziamento importante per le aziende che sono esposte, oltre che alle problematiche di mercato, anche alle calamità atmosferiche. Le cronache del maltempo di queste ultime settimane lo confermano chiaramente».

D’altra parte, il Fondo per il suo carattere strutturale, «consente agli agricoltori -rileva Politi- di affrontare in modo sereno e duraturo le sfide del mercato. E’ uno strumento che la stessa Unione europea considera idoneo alle imprese agricole».

«Per tale ragione -sostiene Politi- rinnoviamo al governo l’appello affinché intervenga con un atto preciso e concreto. Senza il Fondo, oltre ad un aggravamento dei costi, c’è il rischio che molte aziende non stipulino alcuna polizza, con le conseguenze che sono facilmente immaginabili».