Cidec: norme severe e marchio garanzia per aste on line
«Attenzione a siti di aste online illegali, nei quali l’identità del venditore e l’autenticità dei prodotti è sconosciuta all’acquirente»
ROMA - Norme più severe e maggiore attenzione per le aste on line. A chiederlo il presidente nazionale della CIDEC (Confederazione Italiana Esercenti Commercianti), Agostino Goldin, intervenendo al gruppo di lavoro presso la Direzione generale per la lotta alla contraffazione del Ministero dello Sviluppo Economico, a Roma.
«L’ipotesi più preoccupante del fenomeno contraffattivo su internet è costituito dai siti di aste online illegali, nei quali l’identità del venditore e l’autenticità dei prodotti è sconosciuta all’acquirente – spiega Goldin - queste sono un ottimo canale virtuale per la distribuzione dei beni contraffatti, impediscono il successo e la crescita dell’e-commerce, sono causa di ingenti perdite delle entrate per le aziende titolari di marchi registrati».
«Gli strumenti di tutela offerti dalla legislazione attuale – aggiunge Goldin - sembrano non essere in grado di garantire con immediatezza, tempestività, completezza ed efficacia deterrente il rispetto della proprietà intellettuale ed industriale in Internet. E’ necessario perciò intervenire predisponendo un Codice di Condotta e un sistema di certificazione con marchio di fiducia che contraddistingua il provider e lo renda soggetto autorizzato alle vendite e alle aste on-line». La CIDEC da tempo sta portando avanti una serrata campagna contro l’abusivismo e la contraffazione, «contraffazione – sottolinea Goldin - che produce enormi danni, una concorrenza sleale che lede le attività commerciali e distorce l'economia».
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