25 aprile 2024
Aggiornato 23:30

Macchine per calzaturifici: trimestre nero per l’export

Segmento di cui l’Italia detiene storicamente il primato assoluto mondiale

ROMA - Un export quasi dimezzato nel primo trimestre 2009 per macchine e apparecchi destinati alla fabbricazione di calzature. Segmento di cui l’Italia detiene storicamente il primato assoluto mondiale, in termini di esportazioni, davanti a giganti del calibro di Cina e Germania.

Tra gennaio e marzo di quest’anno - rende noto il sito web www.trendcalzaturiero.it - il fatturato all’estero del settore è precipitato - in base ai dati Istat - a 11,8 milioni di euro, dai 23,2 milioni dello stesso periodo del 2008, facendo segnare una contrazione del 48,8%. Un brusco dietro front che ha dimezzato il saldo attivo delle bilancia commerciale, sceso in questi primi tre mesi sotto la soglia dei 10 milioni di euro.

A zavorrare le esportazioni è stata la brusca retromarcia delle spedizioni di macchine per calzaturifici in India e Romania, che insieme alla Germania rappresentano le mete tradizionali. Paesi in cui il giro d’affari si è ridotto rispettivamente del 34 e del 47 per cento su base annua, controbilanciando abbondantemente i progressi registrati in Germania (+25%) e in un ristretto gruppo di mercati follower, come Portogallo e Francia dove i prospetti statistici riportano incrementi ancora più rilevanti.

La scure della recessione si è abbattuta anche sulle esportazioni dirette in Brasile, Hong Kong, Cina e Turchia, lasciando un solco profondo, inoltre, in mercati, sempre di media levatura, come Tunisia, Spagna e Polonia. In caduta libera anche le spedizioni in Usa, dove il fatturato si è ridotto, anno su anno, di oltre l’80%.