24 aprile 2024
Aggiornato 14:30
SICUREZZA ALIMENTARE

Frutta e verdure «made in Italy» sicure e di grande qualità

In merito al rapporto di Legambiente, la Cia ricorda l’impegno degli agricoltori per garantire la sicurezza alimentare

ROMA - Frutta e verdure »made in Italy» sono sicure. Gli ultimi dati, contenuti nella ricerca sulla «salubrità dei prodotti ortofrutticoli», del ministero del Welfare lo confermano chiaramente. Più del 66 per cento di prodotti ortofrutticoli è, infatti, totalmente privo di residui. I nostri agricoltori -come evidenziato anche dall’Istat- usano sempre meno chimica e sono orientati alla qualità e alla sicurezza alimentare. E’ quanto sottolinea la Cia-Confederazione italiana agricoltori in merito al rapporto «Pesticidi nel piatto», presentato oggi da Legambiente.

Secondo l’autorevole ricerca del ministero, i campioni irregolari di frutta, verdura, cereali, olio e vino con residui chimici al di sopra dei limiti di legge sono risultati intorno all’1 per cento. Una ricerca che, dunque, conferma il primato italiano nella qualità e sicurezza alimentare. E i dati -rileva la Cia- sono inequivocabili: sono, infatti, risultati regolari il 99,3 per cento delle verdure, il 98,6 per cento della frutta, il 98,7 per cento dell'olio di oliva e il 100 per cento del vino. Per questo motivo il rapporto di Legambiente appare troppo allarmistico e non rispondente alla realtà della situazione.

D’altra parte, proprio l’agricoltura del nostro Paese -sottolinea la Cia- ha intrapreso questa strada da tempo. Sta di fatto che le produzioni agricole nazionali, in particolare frutta e verdura, risultano le più sicure sia in Europa che nel mondo. La presenza di fitofarmaci è in continua riduzione, mentre crescono in maniera costante le produzioni biologiche. Un primato che certo non nasce dal caso, ma grazie all’impegno svolto dai produttori e dall’azione portata avanti dalle organizzazioni professionali che hanno permesso nell’ultimo decennio di raggiungere livelli di sicurezza estremamente elevati.

In questi anni, sotto questo profilo, si sono raggiunti risultati significativi che premiano il lavoro degli agricoltori che, anche a costi di sacrifici e di investimenti onerosi, hanno puntato decisamente -ricorda la Cia- per produzioni garantite, confermando, anno dopo anno, notevoli passi avanti nella riduzione e nell’ uso più razionale dei fitofarmaci.
Ovviamente, questi positivi e rassicuranti risultati -conclude la Cia- stimolano gli agricoltori e le loro organizzazioni a proseguire sulla strada intrapresa e rafforzano l’impegno per migliorare la qualità e la sicurezza, elementi che oggi ci pongono al primo posto in Europa, come confermato anche da autorevoli istituti comunitari.