Rabbia e commozione a Sarroch, domani i funerali dei 3 operai
Intanto oggi altre due vittime sul lavoro. Polemica su sicurezza
CAGLIARI - Erano in 2.500 ieri mattina, già alle sette, davanti ai cancelli della Saras, la grande raffineria di Sarroch, alle porte di Cagliari, dove hanno perso la vita in un incidente tre operai. Per ricordare Daniele Melis, 26 anni, Gigi Solinas, 27 anni e Bruno Muntoni, 52 anni, sposato e padre di tre figli, tre grandi mazzi di rose bianche e rosse sono state legate ai cancelli. I funerali si svolgeranno domani. Gli operai, che già ieri hanno incrociato le braccia, hanno proclamato lo sciopero anche per altri due giorni e hanno deciso di non tornare al lavoro fino a lunedì. E in programma, per la prossima settimana, c'è già un'assemblea nello stabilimento: all'ordine del giorno la sicurezza sul posto di lavoro.
Subito è tornata alla memoria la tragedia della Thyssnkrupp. «La magistratura - ha detto il segretario della Fiom, Giorgio Cremaschi - agisca e faccia come a Torino per la Thyssen: non si limiti ad esaminare quello che è avvenuto ed iscriva nel registro degli indagati i vertici della Saras, se necessario anche i Moratti». Cremaschi ha annunciato che, se si farà il processo, la Fiom si costituirà parte civile. Lo stesso annuncio è arrivato anche dalla Provincia di Cagliari. «E' sconcertante - ha commentato il sindaco di Villa San Pietro, Matteo Muntoni - dover piangere tre vittime sul lavoro, morte nel giro di 15 secondi. Villa San Pietro, così come Sarroch - ha spiegato - è un paese strettamente legato alla realtà della Saras, è la nostra vita da ormai quarant'anni. Una morte improvvisa ed incomprensibile che farà cambiare tante cose: mi chiedo cosa dirò a tutti quei ragazzi che vengono nel mio ufficio per chiedermi di intercedere presso le ditte che lavorano con la raffineria». Sul posto è arrivato anche Leoluca Orlando, portavoce nazionale dell'Italia dei valori: «Abbiamo massima fiducia - ha detto - nel lavoro della magistratura, che accerterà le responsabilità di questo tragico incidente. Ci auguriamo però vivamente che non parta la corsa a individuare la causa degli incidenti unicamente nell'imprudenza degli operai e dei lavoratori; corsa che, com'è noto, porta dritta al solito inaccettabile 'scaricabarile' morale».
Intanto sul tavolo del Procuratore della Repubblica del Tribunale di Cagliari, Mauro Mura, sono arrivate le prime relazioni del sostituto Mari Chiara Manganiello che segue l'inchiesta. Saranno effettuate domani le autopsie sui corpi dei tre operai, mentre l'impianto, ha comunicato il direttore del personale della Saras, Carlo Vinci, è stato messo sotto sequestro. Oggi gli ispettori dell'Arpas, dell'Inail e dell'Ispes hanno effettuato una prima serie di verifiche.
Ma se tre operai hanno perso la vita in un solo incidente, oggi, in diversi episodi, altri due sono deceduti e uno è rimasto ferito. Mario Uccello, 35 anni, è morto a Parma poco dopo le 7, schiacciato dal gancio di una gru in un cantiere edile in località Crocetta. Secondo le prime ricostruzioni l'uomo è stato colpito da un gancio che si è staccato da una gru. Per l'operaio, che ha subito un forte trauma cranico, non c'è stato niente da fare. In mattinata poi un uomo è morto a Ponticelli, frazione di Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa. Secondo le prime ricostruzioni è caduto dal tetto di un capannone di un'officina meccanica: sembra che stesse aiutando alcuni parenti, titolari della ditta che si occupava della manutenzione. Un altro operaio è rimasto ferito poi all'Ilva di Taranto, mentre lavorava in un altoforno. Franco Porcaro, 31 anni, dipendente della ditta Coplast, è stato colpito da materiale caduto dall'alto mentre lavorava in un'area di cantiere al di sotto di un ponte nastro in fase di manutenzione. E' stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale Ss. Annunziata, dove gli è stato diagnosticato un trauma commotivo alla parte posteriore della testa. La prognosi è riservata ma la tac fortunatamente non ha evidenziato danni.