19 aprile 2024
Aggiornato 19:30

«Con i fondi europei la Sicilia supererà il gap infrastrutturale»

A Palermo il governo nazionale sigla idealmente un “Patto per il Sud” annunciando lo sblocco dei fondi Fas

PALERMO - A Palermo il governo nazionale sigla idealmente un «Patto per il Sud» annunciando lo sblocco dei fondi Fas e mettendo in guardia la Sicilia per un utilizzo virtuoso delle risorse comunitarie previste nel periodo 2007/2013. Un’ultima occasione, come è stata definita, che la Regione si dice pronta a cogliere al meglio.

«In questo momento - dice al TgWeb il dirigente generale del dipartimento della Programmazione Felice Bonanno - la priorità è quella di chiudere il 2000/2006 perché da questo passaggio dipenderà anche il futuro della politica regionale. Probabilmente riusciremo a raggiungere questo traguardo senza un disimpegno significativo. In questo senso c’è un cauto ottimismo».

«Per quanto riguarda la nuova programmazione - spiega Bonanno - c’è da tenere in considerazione che è partita in ritardo, in Sicilia come nel Mezzogiorno d’Italia e, più in generale, in Europa. Sono sicuro che da qui al prossimo autunno usciranno tutti i bandi dai vari dipartimenti in modo da offrire al tessuto socio economico siciliano la possibilità di partecipare all’attivazione del programma operativo che individua, tra l’altro, parecchi interventi di completamento di importanti infrastrutture: dall’autostrada Siracusa-Gela al nodo ferroviario di Palermo, dalla Circumetnea di Catania al sistema dei porti, che sarà potenziato. Tutto questo, insieme alla realizzazione di altre grandi opere previste dai programmi operativi nazionali, potrà fare superare definitivamente alla Sicilia quel gap che fino ad oggi ha accusato».

Nel nuovo numero del TgWeb spazio al progetto di legge che prevede l’istituzione di un corpo di polizia ad hoc per la tutela del demanio e alla prestigiosa vetrina internazionale alla quale sono pronte ad affacciarsi le imprese marmifere dell’isola. Negli altri servizi si parla del servizio Cites della Forestale che si occupa di vigilare sull’osservanza delle leggi che tutelano le specie a rischio e del restauro della chiesa dei Santi Elena e Costantino, a Palermo, che ospiterà l’archivio dell’Assemblea regionale siciliana.

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