28 agosto 2025
Aggiornato 07:30

Aumento surrettizio dei biglietti ferroviari

Lega Consumatori: «A causa della sensibile riduzione delle commissioni riconosciute da Trenitalia alle Agenzie di Viaggio»

La sensibile riduzione delle commissioni riconosciute da Trenitalia alle Agenzie di Viaggio ha determinato un aumento surrettizio dei biglietti ferroviari.
Infatti, mentre fino a marzo scorso le agenzie non richiedevano alcun diritto di emissione, da tale data i biglietti hanno subito una rilevante maggiorazione di prezzo, in molti casi incassata senza il rilascio di apposita ricevuta.

Lega Consumatori denuncia l'ennesimo comportamento scorretto di Trenitalia, già «bacchettata» recentemente dall'Antitrust ed accusata dalla nuova Alitalia di «ruolo ambiguo» sul mercato dei trasporti.
Il comportamento di Trenitalia è tanto più grave, in quanto si è ben guardata dall'informare la clientela delle nuove condizioni praticate alle Agenzie di viaggio, le cui Associazioni di Categoria hanno nella circostanza tenuto analogo, poco trasparente atteggiamento.

Unica lodevole eccezione Assoviaggi, le cui parole di stigmatizzazione nei confronti di Trenitalia sono pienamente da condividere: «trattandosi quello della biglietteria ferroviaria, di un servizio dal forte impatto sociale, riconducibile inoltre ad un fornitore monopolista, il cui azionista di riferimento è lo Stato - e quindi i cittadini -, non è lecito applicare a questo servizio il principio del «diritto di emissione», che comporta una maggiorazione del costo del biglietto».

Lega Consumatori, infine, intende denunciare ad Antitrust la pratica scorretta di Trenitalia che non consente di cambiare una seconda volta un biglietto ferroviario non utilizzato, se non perdendo il 50% del suo valore.

Remigio del Grosso