29 marzo 2024
Aggiornato 07:00

Ferrovie siciliane, Bufardeci: a breve rimodulazione APQ di settore

«Affrontare rapidamente i problemi che potrebbero discendere da un disimpegno delle ferrovie in Sicilia»

PALERMO – «Condivido in pieno le preoccupazioni del Presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio, così come sono d’accordo con lui sulla necessità di affrontare rapidamente i problemi che potrebbero discendere da un disimpegno delle ferrovie in Sicilia».
Lo sostiene il vicepresidente della Regione siciliana e Assessore ai Trasporti, Titti Bufardeci, in risposta alla nota con cui il presidente dell’Ars, Francesco Casci,o ha sollecitato il sostegno delle istituzioni a favore del trasporto ferroviario regionale.

«Più d’una volta mi è toccato ricordare come il sistema ferroviario siciliano sia disastroso – ricorda Bufardeci - ma detto questo è giusto sottolineare come ogni impegno finanziario sia stato sostenuto sempre ed esclusivamente dalla Regione. Lo Stato, e quindi Rfi e Trenitalia, sono del tutto assenti. Invece di programmare lo sviluppo si sono distinti nella dismissione di servizi e tratte. Non possiamo accettare che la Sicilia resti tagliata fuori da ogni processo di modernizzazione».

Il dipartimento regionale dei Trasporti, ricorda il vicepresidente, già nello scorso a febbraio ha inviato una nota al ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, per «evitare il disimpegno delle Ferrovie dello Stato in Sicilia, chiedendo l'intervento del governo nazionale, per sospendere i provvedimenti adottati da RFI Trenitalia, relativamente alla soppressione dei servizi merci in Sicilia, e il ripristino dei livelli dell'offerta». Per bloccare, insomma, il «drastico ridimensionamento dell’offerta di treni merci Sicilia/continente e la contestuale riduzione delle corse mare, Messina-Villa San Giovanni».

«Abbiamo già avviato i tavoli negoziali – continua Bufardeci - e prima della fine di questo mese si terrà una riunione per stabilire come procedere per migliorare i servizi al passeggero e far desistere Trenitalia-Cargo da un atteggiamento di assoluto disinteresse verso il sistema del trasporto merci su rotaia in Sicilia».
Altro punto qualificante dell'azione del governo regionale, spiega Bufardeci, «sarà la rimodulazione dell'Apq sul trasporto ferroviario siglato nel 2001 e la sottoscrizione di un nuovo accordo sullo stesso tema». Inoltre verrà affrontato il nodo della gestione del trasporto ferroviario regionale: «La Sicilia - prosegue - è una delle due sole regioni a non avere ancora acquisito la gestione del servizio. Proprio in queste ore stiamo dialogando con il ministero per definire l'entità della quota di finanziamento che spetta alla Regione per poter affrontare i costi. Noi siamo pronti con le nostre risorse a fare investimenti sui mezzi e sulla riqualificazione dei binari».

«Alla Sicilia - sottolinea - va assicurata l’alternativa modale su rotaia. Insieme alle autostrade del mare, serve a ridurre sulle nostre strade il carico ambientale causato dall’elevatissima percentuale di mezzi che viaggiano su gomma. L’intervento dell’amministrazione regionale, che sta sviluppando una rete di interporti ed autoporti, va proprio in questa direzione».