4 maggio 2024
Aggiornato 14:00

Contri (pubblicità progresso): il sociale? basta shock, meglio l'ironia

Per Contri, la ricetta per evitare l’effetto rebound dopo lo shock visivo e verbale è l'uso di linguaggi diversi

ROMA - «Spot troppo catastrofisti, messaggi deprimenti, minacciosi e retorici. In Italia impera l’incultura sulla comunicazione sociale e a farne le spese è prima di tutto l’ambiente».

L’allarme lanciato oggi su «Il Riformista» dal presidente della Fondazione Pubblicità Progresso, Alberto Contri, prende spunto dalla ‘crisi di rigetto’ denunciata dall'ex direttore del Dipartimento creativo di Greenpeace, Martin Atkin. «Se vedo un altro documentario sugli orsi polari affamati o lo scioglimento dei ghiacciai, temo di mettermi a urlare», aveva infatti dichiarato di recente il guru del marketing virale (sua l’idea degli assalti non violenti alle petroliere o la resistenza passiva in mare in difesa delle balene).

Per Contri, la ricetta per evitare l’effetto rebound dopo lo shock visivo e verbale è l'uso di linguaggi diversi, ironia in testa. «In tutto il mondo – spiega il presidente di Pubblicità Progresso - la comunicazione sociale si sta innovando, al punto che persino l’ironia è utilizzata anche per tematiche serissime oltre che per ideare messaggi in grado di essere declinati sui più diversi mezzi, inclusi quelli offerte dal web, dalla tecnologia cellulare e dal marketing virale».

Pubblicità Progresso, invece di polemizzare e teorizzare, dimostra come il mondo intero stia dicendo basta agli stereotipi dello shock visuale, pubblicando sul sito (www.pubblicitaprogresso.org) 10 spot sociali in larga parte divertenti, scelti dalla sua mediateca internazionale consultabile on-line.

C’è quello della Citroen C3, assai meno inquinante degli modelli precedenti, che fa vedere un villeggiante in passeggiata che in seguito ad un forte sbadiglio, a causa del suo terribile alito, provoca una moria di uccelli. L’head line recita «Stay clean, protect nature». Una associazione ambientale propone uno spot nel quale una ragazzina troppo presa a chiacchierare al telefono non si accorge che dal bagno l’acqua le sta invadendo la stanza. Così sale sul letto, poi sull’armadio per continuare la sua chiacchierata…finché l’acqua non la sommerge del tutto: «Se non ti accorgi del mondo, prima o poi il mondo si accorgerà di te…» conclude il sorprendente filmato.
Per fortuna c’è anche qualche buon esempio italiano, come quello della Legambiente: una macchina parcheggiata al parco romano del Pincio di sera che dondola vistosamente fa immaginare che all’interno si svolga un focoso amplesso. Si tratta in realtà di un obeso che cerca di disincastrare dai sedili un vecchio televisore. Finalmente ci riesce, lo getta in strada e si allontana: «Non aspettarti amore da chi non rispetta l’ambiente» è la giusta conclusione.