1 agosto 2025
Aggiornato 19:00

Ocm vino, Zaia: Un disastro ereditato

Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia oggi alla 43esima edizione del Vinitaly

«Non avrei mai firmato la riforma della OCM vino, che ho ereditato e che trovo disastrosa. Continueremo a lavorare su alcuni temi per salvare il salvabile e mettere i puntini sulle ‘I’, a partire dalle nuove pratiche come la de alcolizzazione, lo zuccheraggio e la tutela delle denominazioni».

Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia oggi alla 43esima edizione del Vinitaly.
«Così com’è, la OCM vino agevola Paesi dove l’agricoltura non è di casa. Insieme a Francia e Spagna – ha continuato Zaia – difenderemo le denominazioni e le identità produttive che hanno da sempre contraddistinto ed elevato le produzioni vinicole a veri concentrati di storia e cultura».

In particolare, gli elementi caratterizzanti la modifica dell’OCM riguardano:
- L’assegnazione di dotazioni finanziarie nazionali a ciascun Paese membro, che sceglie, nell’ambito di un pacchetto di misure, quelle più rispondenti alle specificità nazionali;
- la ristrutturazione/riconversione dei vigneti;
- le misure di sviluppo rurale cui è riservata una parte dei fondi destinati tradizionalmente all’OCM vino;
- il mantenimento del regime di divieto d’impianto di nuovi vigneti fino alla data del 31.12.2015;
- L’eliminazione progressiva degli aiuti alla distillazione;
- L’introduzione del pagamento unico per azienda: permette agli Stati Membri di inserire nel loro programma di sostegno, il regime di pagamento unico, di cui al Reg. (CE) n. 1782/2003;
- L’estirpazione è consentita, su base volontaria, per un periodo di tre anni nel limite massimo UE di 175 000 ettari e con premi decrescenti;
- La competenza per le pratiche enologiche è trasferita alla Commissione UE;
- La politica di qualità perseguita a livello comunitario ha il suo fondamento nel rafforzamento del sistema delle DOP e delle IGP;
- La pratica di arricchimento con saccarosio, benché ridimensionata, continuerà a essere autorizzata in quegli Stati Membri che tradizionalmente ne hanno fatto uso, ma è prevista una riduzione dei livelli massimi di arricchimento con zucchero o mosto. In condizioni climatiche eccezionali, gli Stati membri possono chiedere alla Commissione un aumento di tali livelli;

L’aiuto per l'utilizzazione dei mosti continua ad essere erogato per altri quattro anni.