Affitti +16% nel 2008, a rischio 150mila famiglie in 3 anni
Allarme Sunia-Cgil: con crisi economica esplode emergenza sfratti
ROMA - Tempi di crisi e affitti alle stelle: nel 2008 segnano un aumento del 16%, mettendo a rischio sfratto, nei prossimi tre anni 150mila famiglie. Perché le spese totali per l'abitazione gravano sul reddito mediamente tra il 50 e il 70%, con i casi eclatanti di Milano e Roma, dove l'incidenza oscilla tra l'82 e il 92%. E' l'allarme di Sunia-Cgil, che, mentre il governo prepara il «Piano casa» come stimolo per la crescita, lancia «l'emergenza sfratti».
L'allarme arriva da uno studio della Cgil e del Sunia, 'La crisi economica acuisce il fenomeno degli sfratti per morosità', da cui emerge che è sempre più forte la difficoltà delle famiglie in affitto a sostenere gli attuali livelli di mercato. Il mercato dell'affitto privato, infatti, è caratterizzato da quella famiglia tipo che oggi più che mai subisce gli effetti della crisi economica: il 20,5% dei nuclei sono unipersonali (di questi il 58% composti da donne), il 67% delle famiglie in affitto percepiscono un solo reddito e in queste il 39,6% è rappresentato da operai e il 29,2% da pensionati, più di un quinto dei capofamiglia ha oltre 65 anni e un quarto è costituito da donne. Per le famiglie, dove spesso l'unica entrata è un reddito da lavoro dipendente o una pensione, l'affitto incide con percentuali insostenibili: tra il 40 e il 50% a Genova e Torino, tra il 50 e il 70% a Bologna e Firenze, oltre il 70% a Milano e Roma.
In generale le spese totali per l'abitazione gravano sul reddito mediamente tra il 50 e il 70%, con i casi eclatanti di Milano e Roma, dove l'incidenza oscilla tra l'82 e il 92%. A fronte di un reddito medio da lavoro dipendente sostanzialmente invariato (considerato pari a 16.045 euro annui, al netto delle imposte e dei contributi, secondo il dato di Banca d'Italia 'I bilanci delle famiglie italiane' dell' anno 2006), gli affitti sono aumentati del 16% nel corso del 2008. Questa la conclusione Cgil-Sunia: data l'insostenibilità dei canoni, delle spese per l'abitazione e dell'aggravarsi della situazione economica e occupazionale, senza misure di sostegno al reddito delle famiglie in affitto, nel triennio 2009-2011 si prevede che altre 150.000 famiglie perderanno la propria abitazione subendo uno sfratto per morosità incapaci di far fronte al pagamento dell'affitto.
«Rispetto a queste che sono le vere esigenze del Paese il governo propone un Piano per chi ha già casa», osserva la segretaria confederale della Cgil, Paola Agnello Modica, che aggiunge: «In attesa di conoscere la integrale proposta del governo di un piano che viene spacciato per 'Piano Casa' ma che è in realtà un 'Piano per l'edilizia», per Agnello «già è chiaro che dall'agenda politica sparisce il tema dell'edilizia sociale e dell'affitto. Significativo infatti che dei 550 milioni stanziati dal governo Prodi, l'attuale governo ne conceda con un anno di ritardo solo 200 alle Regioni, mentre riduce le risorse per chi è in affitto tagliando i soldi per il fondo sociale».
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