28 agosto 2025
Aggiornato 03:00

Treni, Caramella (FI-PDL): la regione paghi le spese legali ai pendolari novaresi

TORINO - La rabbia dei pendolari novaresi si sposta dai binari della Torino-Milano ai banchi di palazzo Lascaris. Il consigliere regionale di Forza Italia-Pdl, Luca Caramella, ha infatti presentato un’interrogazione urgente per domandare alla Giunta Bresso un intervento risolutivo sulle molteplici e ormai annose criticità della linea ferroviaria Torino-Milano.

«Ormai – spiega l’esponente azzurro – siamo arrivati a un punto di non ritorno. Ritardi sistematici, porte rotte o bloccate, bagni sporchi, biglietterie distrutte, vagoni sovraffollati sono questioni all’ordine del giorno che puntualmente segnalate dai fruitori di quella tratta ferroviaria, altrettanto puntualmente non vengono risolte da Trenitalia. Tutto questo nonostante le pressioni della Regione. Proprio per questo, è indispensabile che la Giunta Bresso, smetta di trincerarsi in vaghe promesse, ma scenda in campo a fianco dei pendolari in un’azione legale nei confronti dei gestori della rete ferroviaria».

L’intento provocatorio è chiaro, ma dopo la recente segnalazione di un abbonamento comprato su Internet e non accettato dal controllore, diventa anche un modo per dire a Trenitalia che la politica non è più disposta ad accettare risposte di comodo, che dilatino all’infinito la risoluzione dei problemi.
«Se esiste una biglietteria di Trenitalia on-line - afferma Caramella – gli abbonamenti da questa emessi devono essere accettati dal capotreno. La Regione deve quindi impegnarsi, anche su tale fronte, per chiarire questo inconveniente e per domandare l’annullamento di tutti i verbali emessi per i pendolari che hanno acquistato l’abbonamento e la carta Tutto Treno Piemonte».

«So che i pendolari novaresi - conclude Caramella – si sono organizzati con un pool di avvocati e si sono rivolti al Tribunale. Sarebbe quanto mai opportuno che la Regione paghi le spese legali al comitato pendolari novaresi e si costituisca parte civile contro Trenitalia. E’ indispensabile un segnale di discontinuità, in modo da far capire chiaramente che la classe politica non tollererà più alcun ritardo nella risoluzione dei problemi sulla tratta Torino-Milano. I noverasi pagano un servizio, non possono continuare a ricevere in cambio solo disagi. Disagi che peraltro condizionano la loro vita privata e che rischiano, a volte, di mettere anche a rischio il posto di lavoro».